Thomas Bricca scambiato per Omar Haoudi a causa del giubbotto bianco, l'amico in aula: «Lo avevamo comprato insieme»

La rivelazione in aula nel corso del processo in Corte d'Assise a Frosinone

Omar Haoudi e Thomas Bricca
di Pierfederico Pernarella
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Sabato 2 Marzo 2024, 16:38

Stesso colore, stesso modello, stesso negozio. Il giubbotto bianco per il quale Thomas Bricca sarebbe stato scambiato dagli assassini per Omar Haoudi lo avevano comprato insieme. A rivelarlo ieri è stato proprio il giovane di origini marocchine, 21 anni, sentito davanti alla Corte d'Assise di Frosinone nella seconda udienza del processo sul delitto di Alatri - avvenuto il 30 gennaio dello scorso anno - che vede imputati Roberto e Mattia Toson, padre e figlio accusati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. 

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Omar è stato ascoltato per circa tre ore. Ha raccontato delle risse dei giorni precedenti tra il gruppo di ragazzi nordafricani con quello capeggiato dai Toson, scatenate a suo dire da motivi razziali; ha aggiunto che dopo l'ultima rissa, quella avvenuta domenica nei pressi del bar Enal in cui ne fece le spese Budella (fratello di Roberto Toson) buttato giù dalla scalinata, andò a dormire a casa di Thomas perché temeva ritorsioni anche se lui non aveva partecipato direttamente all'aggressione. 

Poi il 21enne, ricostruendo gli istanti dell'agguato - durato 48 secondi tra l'arrivo dello scooter con a bordo gli assassini, gli spari e la fuga - ha ricordato che la sera del delitto lui e Thomas indossavano lo stesso giubbotto bianco: «Lo avevamo comprato insieme».  Secondo l'accusa il vero bersaglio degli imputati era Omar.

Si sono confusi a causa del giubbotto identico, considerando anche la distanza - circa 20 metri - e la poca luce? Oppure i proiettili hanno preso una direzione non voluta? Nel processo si proverà a chiarirlo.  «Dopo il primo colpo Thomas mi è caduto addosso e subito dopo ho sentito altri due colpi di pistola. Volevano uccidere me», ha detto il 21enne.

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