È una questione di punti di vista e, soprattutto, di come si vuole vedere il bicchiere, se mezzo pieno o mezzo vuoto. Dopo il primo turno delle Comunali ad Alatri e a Sora, è tempo di disamina: c’è chi esulta, come la Lega, nonostante la débâcle del centrodestra a Sora, e chi, come il Pd, si aggrappa anche al risultato del civico Di Stefano in riva al Liri dopo la disfatta del partito nella città dei ciclopi.
Di Stefano è sceso in campo senza bandiere e simboli di partito. E solo nelle ultime settimane ha incassato la virata dei dem, impegnati fino all’ultimo nella formazione, poi saltata, di una coalizione di centrosinistra. Fatto sta che il risultato di Di Stefano è stato accolto con soddisfazione dal Pd: «Sconfitto il centrodestra» è stato rimarcato. «In provincia di Frosinone – commenta il consigliere regionale e vicesegretario Pd del Lazio, Sara Battisti - bene le vittorie di Monte San Giovanni Campano e Fumone e le tante conferme di nostri esponenti nei piccoli comuni. A Sora andremo al secondo turno con il candidato che sosteniamo, Di Stefano. Sulla dolorosa sconfitta di Alatri vorrei dire che dopo dieci anni di amministrazione c’era bisogno di una forte spinta innovatrice».
È intervenuto anche il segretario provinciale del Pd, Luca Fantini: «Nella nostra provincia, mentre su Sora la scelta di sostenere Di Stefano ci ha portati al ballottaggio sconfiggendo, di fatto, la destra, un’analisi profonda andrà fatta su Alatri, dove registriamo una sconfitta pesante».
La Lega, invece, si è affrettata a sottolineare di essere “il primo partito in Ciociaria”.
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