Diventano osservati speciali soprattutto a seguito di scosse sismiche e nubifragi che mettono a dura prova il territorio. E può capitare che riportino danni, più o meno seri. È quanto accaduto, ad esempio, nel giugno 2020 nella Valle dei Santi, sferzata dal maltempo, e a Picinisco in località Serre quattro mesi più tardi, sempre sotto la furia di acqua e vento. Sono i ponti, più di duecento dal Frusinate al Cassinate, che garantiscono i collegamenti stradali superando fiumi o avvallamenti nel terreno.
Ora in Ciociaria scatta l’operazione ribattezzata “ponti sicuri”.
I ponti e i viadotti che insistono sul territorio sono stati monitorati dall’ente di piazza Gramsci, che ha affidato tale lavoro all’Università degli studi di Cassino. «I controlli sono stati eseguiti sulla base di tre indicatori fondamentali: l’esposizione al traffico, la difettosità e la vulnerabilità sismica», spiegano da palazzo Iacobucci. Adesso, sulla base delle rilevazioni eseguite, grazie ai fondi ministeriali sarà possibile effettuare gli interventi di manutenzione di ponti e viadotti. Dalla Provincia hanno aggiunto che i risultati dei monitoraggi saranno utilizzati come “base per individuare le situazioni più critiche su cui procedere con specifiche indagini di laboratorio cui far seguire, se necessario, il progetto di miglioramento-adeguamento».
LE RISORSE
Le risorse di cui è destinataria la Provincia sono distribuite in tre annualità: 4.323.507,07 euro per il 2021, 5.558.794,81 euro per il 2022 e 4.323.507,07 euro per il 2023. Una ripartizione determinata anche in virtù dell’incidenza del dissesto idrogeologico e del rischio di frane e alluvioni.
IL PRESIDENTE
«Con l’approvazione del piano presentato dalla Provincia – commenta il presidente Antonio Pompeo – non soltanto possiamo programmare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle strutture che presentano criticità, ma metteremo in campo un’importante opera di prevenzione per la sicurezza dell’intero territorio provinciale».