Comunali a Frosinone, sfida decisiva tra coalizioni: i partiti si misurano, il peso del responso

Comunali a Frosinone, sfida decisiva tra coalizioni: i partiti si misurano, il peso del responso
di Stefano De Angelis
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Domenica 12 Giugno 2022, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 10:34

Se nei sette centri più piccoli chiamati al voto per le amministrative la partita è tra liste civiche, nel capoluogo la sfida è politica. Le Comunali rivestono un passaggio di rilievo per i futuri scenari. Rappresentano un test per i partiti, una prova generale in vista delle elezioni del presidente della Provincia (mancano pochi mesi) e delle Regionali. Le forze di centrodestra e di centrosinistra ne sono consapevoli e per questo hanno schierato i big della scena locale. Questa volta i numeri conteranno ancora di più.

L’occasione sarà utile per misurarsi non solo al cospetto degli avversari, ma anche all’interno delle rispettive coalizioni, dove convivono correnti diverse.

E non a caso il segretario del Pd, Letta, dal palco di piazza Garibaldi, il primo giugno, in uno dei suoi passi ha affermato: «Il risultato di Frosinone sarà importante perché ci farà capire in che direzione andranno anche le prossime elezioni regionali».

Un cenno alle competizioni elettorali che verranno si può leggere anche nelle parole del leader della Lega, Salvini, intervenuto nel capoluogo il 19 maggio. «Lo possiamo definire laboratorio Frosinone. Fino a qualche anno fa avere qui una lista di 32 persone della Lega sembrava impossibile. Oggi ne abbiamo addirittura due». Una è quella messa in campo con tanto di simbolo del Carroccio; l’altra cui si riferiva è la civica che porta il nome dell’uscente Ottaviani, sindaco che ha condotto il centrodestra a governare la città negli ultimi dieci anni.

Nel centrosinistra si attende il risultato del campo largo costruito intorno al Pd, l’esperimento voluto dal leader frusinate dei dem, De Angelis, e dal governatore Zingaretti: uno schieramento, cui si è unito il M5S, che aggrega gruppi dell’area progressista e qualche altra forza indipendente. Alcuni pezzi che gravitano nella stessa orbita riformista, però, hanno scelto altre strade, lasciando incompiuta la piena unità di coalizione: è il caso di Azione e del Psi, confluiti in due compagini diverse. E c’è interesse per conoscerne e capirne gli effetti.

Nel centrodestra, invece, che ha schierato i maggiori partiti con il supporto di quattro civiche, come già accaduto alle ultime Provinciali si rinnoverà il derby tra Lega e Fratelli d’Italia, con Forza Italia che spera di riguadagnare terreno. E anche qui le percentuali avranno la loro chiave per future leadership e gerarchie.

Il responso delle urne e il futuro assetto del Consiglio comunale di Frosinone, dunque, se a guida centrodestra o centrosinistra, delineeranno dinamiche ed equilibri alla vigilia di due importanti appuntamenti: la scelta del presidente della Provincia e le Regionali. Il mandato di Pompeo (Pd) a palazzo Iacobucci scadrà il 31 ottobre: da lì 90 giorni per indire le elezioni. Nel 2023, invece, ci sarà la contesa per la conquista di via Della Pisana e quelle che seguiranno da domani saranno settimane cruciali per definire le candidature ciociare.

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