Crisi, i veleni di Forza Italia: «Sindaco, esci dal castello»

Crisi, i veleni di Forza Italia: «Sindaco, esci dal castello»
di Gianpaolo Russo
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Martedì 19 Marzo 2024, 08:57 - Ultimo aggiornamento: 09:53

 

È oramai spaccatura totale tra Forza Italia e il sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli. Ieri una nota del gruppo azzurro a firma del capogruppo Maurizio Scaccia e del consigliere Pasquale Cirillo va giù pesante: «La giunta Mastrangeli in determinati settori non funziona. Tra i cittadini c'è un evidente e largo malcontento che non si può vedere se si rimane nella stretta cerchia dei balli del generale».
Quindi Forza Italia passa ai temi amministrativi che stanno generando diversi malcontenti: «La viabilità continuano - è allo sbando con politiche insensate, di passi in avanti e marce indietro dimostrate dalla questione cordoli. Manca una pianificazione seria che coinvolga ed ascolti associazioni di commercianti e cittadini. Basti pensare che, ad un progetto importante come quello del grande capoluogo, ci si crede talmente poco che è stata creata una sola commissione peraltro affidata ad un esponente di minoranza. Bisogna dire con chiarezza che i problemi ambientali di Frosinone non si risolvono con gli spot di zona 30 o i blocchi del traffico ma con un piano di trasporto pubblico integrato di tutto il comprensorio dei comuni vicini al capoluogo e con una verifica sulle industrie pertinenti alla città oltre che sui mezzi pesanti che attraversano la Monti Lepini». Poi Forza Italia passa alle richieste e alle prossime mosse che porterà avanti «Sulla sicurezza il Comune ha parlato di prevenzione solo dopo il grave fatto di cronaca che ha coinvolto la città e cui poi si è collegato un gravissimo fatto che potrebbe configurare una violazione della privacy sul quale va fatta luce con estrema chiarezza e trasparenza. Noi presenteremo un emendamento dove chiederemo di tagliare lo spreco delle 21 mila euro annue di spese per la gestione dei social del Comune per mettere quelle risorse nel capitolo del piano di sicurezza integrata. Un capitolo sempre lasciato a zero fondi. Bisogna frenare le follie come le 200 mila euro per le luminarie natalizie». Quindi la stoccata, pesante, finale: «Basta usare il programma come la foglia di fico concludono Scaccia e Cirillo - il sindaco deve capire che lui per prima ha azzerato il programma ed ogni accordo elettorale nel momento in cui, senza il consenso dei consiglieri, ha allargato la maggioranza a liste esterne che non avevano sottoscritto alcun patto con la coalizione. Forza Italia non chiede assessorati ma consiglia un ampio rimpasto in giunta sostituendo gli assessori Sardellitti e Rotondi con figure tecniche di comprovata esperienza amministrativa che diano un cambio di passo. L'azione della giunta deve coinvolgere tutto il consiglio e non una ristretta corte. Non è un caso che i malumori abbiano coinvolto consiglieri di diverse forze politiche. Il sindaco vada avanti solo se è pronto a fare una giusta autocritica e cambiare passo. Se l'idea è quella di allargare la corte a gruppi di minoranza oppure di continuare a vivacchiare asserragliato nel castello allora è meglio rassegnare le dimissioni e immettere tutto nelle mani della cittadinanza».

IL PLAUSO

Il sindaco ieri ha inviato una nota di gratitudine per la Sardellitti: «A lei desidero rivolgere il mio più sentito ringraziamento per l'ottimo lavoro svolto con grande professionalità e dedizione, sempre animata dall'amore grandissimo che prova per questa città. Un sentimento, questo, testimoniato anche dal fatto che ha deciso di lasciare l'incarico pur non avendo alcuna responsabilità rispetto alle vicende accadute nei giorni precedenti».

I SILENZI

A Forza Italia, invece, Riccardo Mastrangeli preferisce non rispondere. Imbarazzante a questo punto anche la posizione dell'assessore al bilancio, Adriano Piacentini, che appartiene allo stesso gruppo: da un lato Forza Italia attacca il sindaco dall'altro ha uno dei suoi esponenti come principale braccio destro del primo cittadino. Per capire cosa succederà il sindaco rinvia al 28 e al 29 marzo, quando in aula approderà il bilancio preventivo (anche quest'anno sarà prevalentemente tecnico). Mastrangeli gode di una maggioranza ancora forte nei numeri e poi ci sono le elezioni europee all'orizzonte: il centro destra non intende far cadere un'amministrazione ora. Il sindaco ha dieci giorni per tentare di placare i numerosi mal di pancia all'interno della coalizione (oltre a Forza Italia ci sono i consiglieri Pizzutelli e Mirabella della lista Mastrangeli ma anche il capogruppo della Lega, Giovanni Bortone).

L'OPPOSIZIONE

Nel centro sinistra la lista Marzi sta raccogliendo le adesioni degli altri componenti della minoranza per chiedere la convocazione di una seduta ad hoc proprio sull'argomento ormai noto come "videogate" che ha sconquassato la stabilità politica dell'amministrazione Mastrangeli.
Un'amministrazione dove pare regnare il caos totale e dove si continua a navigare a vista.

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