Cartoline, che passione. «Chi lo ha detto che sono fuori moda? Qui è un via vai continuo di persone che le chiedono e con tanto di francobollo». Conferma tutto Cesare Paesano, proprietario della storica tabaccheria “Quaglia” aperta ad inizi del ‘900 in pieno centro ad Isola del Liri. Nell’era della foto digitale, che in un istante raggiunge l’altro capo del mondo, l’attesa di ricevere nella cassetta della posta una cartolina sembra anacronistico. Ma vuoi mettere il suo romanticismo? Le cartoline hanno cambiato forma e colori, ma non il loro fascino. Vuoi per un saluto, per una frase d’amore, per testimoniare il passaggio in un luogo e conservarne il ricordo.
LA TRADIZIONE
In città per oltre mezzo secolo la famiglia Costantini, da papà Aldo al figlio Ugo, pionieri della fotografia in riva alla Cascata del Liri, hanno tramandato ai posteri le immagini della città, oltre 150 scatti nel corso di ottanta anni di storia per raccontare attraverso i loro scatti la città che cambiava, che si trasformava. Prima cartoline in bianco e nero ad inizio secolo, stampate da negativo su vetro, poi a colori alla fine degli anni ’60, sino agli anni ’80, con gli scatti dei nuovi quartieri della città che presero il sopravvento sulla cascata Grande. Da allora le cartoline vissero in una fase di ristagno, non furono più aggiornate e nei tabacchi e nelle edicole segnarono il passo, più nessuno aveva preso la briga di aggiornarle. Nuova linfa nel 2012 con l’avvento della stampa digitale, arrivarono nuove cartoline con scenari che il tempo aveva modificato stampate da fotografi locali.
I COMMERCIANTI
Ora la richiesta di nuove foto su Isola del Liri da parte dei commercianti del centro «Le cartoline vecchie e nuove sono finite – commentano – abbiamo bisogno di averne delle altre, casomai moderne, sino ad oggi abbiamo commercializzato quelle della famiglia Costantini.
«Mio nonno Ugo Rea era nato nel 1921 – racconta Cesare Paesano - nel 1935 iniziò come garzone nella tabaccheria della mamma del dottor Quaglia, e li è rimasto tutta la vita. Prima come ragazzo di bottega, poi come proprietario, sino alla sua morte quando la cedette a mia madre. La è la terza generazione, mio nonno, mia madre ed oggi io che gestisco questa tabaccheria di famiglia. Le cartone non hanno subito alcuna flessione in questi anni sono la testimonianza vivente almeno qui ad Isola del Liri, che i turisti ci sono sempre stati. Fare il paragone con le vendite di vent’anni fa delle cartoline è riduttivo, certo che sono scese come vendita, non c’erano i telefonini, ma il tempo non ne ha scalfito il fascino, in negozio almeno due persone su dieci le chiedono, perché scrivere una frase i augurio o di amore non tramonterà mai».