Anagni, ospedale: è polemica
sulla formula del Pom

Anagni, ospedale: è polemica sulla formula del Pom
di Paolo Carnevale
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Venerdì 21 Settembre 2018, 13:41 - Ultimo aggiornamento: 13:43
Non si placa ad Anagni il dibattito sull'annuncio, fatto qualche giorno fa dal commissario straordinario dell'Asl di Frosinone Luigi Macchitella, dell'arrivo in città del Pom. Ovvero, di un presidio ospedaliero multiservizi che, dal 15 ottobre, dovrebbe affiancare il Pat, il presidio ambulatoriale territoriale che ha da tempo, a sua volta, sostituito il Ppi (punto di primo intervento) nell'ex ospedale. Secondo Macchitella, il Pom sarà un servizio in più da offrire ai cittadini della zona Nord della provincia, facendo arrivare in sede specialisti (cardiologo, ginecologo, ortopedico e così via) che svolgeranno un servizio d'ambulatorio, oltre a garantire, a turno, una reperibilità notturna. Sul progetto la politica locale si è spaccata tra chi considera il Pom un primo passo e chi lo vede come una soluzione lontana dalle richieste di riapertura del Ppi che erano state fatte durante la manifestazione di protesta dello scorso 2 agosto. Tra gli ottimisti, sia pure con riserva, si è schierato ieri Loreto Marcelli, vicepresidente della Commissione sanità e consigliere regionale del Movimento 5 Stelle. A proposito del Pom ha parlato di «un primo passo verso l'istituzione di un dignitoso Pronto soccorso che considero il minimo per la città dei papi e il suo comprensorio». Chiarendo che «continuerò comunque a vigilare affinché quella che al momento è ancora una promessa si concretizzi senza ulteriori sotterfugi e perdite di tempo». Più favorevole il parere di Sara Battisti, consigliere regionale del Pd, che ha parlato di un risultato «frutto di un lungo lavoro di concerto con i sindaci del territorio e con la Regione». Per il quale «fondamentale è stato anche il lavoro svolto dal comitato spontaneo dei cittadini che ha saputo sollecitare nel modo giusto le istituzioni preposte». Diversa, invece, la posizione della lista Anagni cambia Anagni, all'opposizione in Consiglio comunale anagnino. Per il gruppo quella raggiunta con il Pom è «una soluzione lontana e contraddittoria rispetto a quanto discusso e deliberato all'unanimità in Consiglio comunale». Ma in città il dibattito sulla sanità ruota anche su un'altra questione: sull'approvazione, avvenuta lo scorso 18 settembre in Consiglio regionale, di una legge, la n. 55 del 18 luglio scorso, che all'articolo 30 prevederebbe la possibilità di vendere a privati la struttura dell'ex ospedale di Anagni. A sollevare il caso erano stati gli esponenti del gruppo Medici e ambiente, che ieri sono tornati all'attacco accusando il Movimento 5 Stelle, sia a livello regionale che locale, di «assenza di correttezza». In una nota il gruppo ha ricordato come, nel Consiglio comunale sulla sanità tenutosi ad Anagni la settimana scorsa, il consigliere comunale dei 5 Stelle Fernando Fioramonti avesse detto che quell'articolo era stato stralciato. Articolo che, invece, è rimasto «inamovibile»; ed è stato approvato, con tutta la legge, anche grazie alla «astensione del M5S».
 
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