Coronavirus, in provincia di Frosinone 22 i Comuni immuni: i numeri e le storie

Coronavirus, in provincia di Frosinone 22 i Comuni immuni: i numeri e le storie
di Pierfederico Pernarella
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Sabato 4 Aprile 2020, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 12:56

Il più piccolo, San Biagio Saracinisco, conta 317 residenti. Quello più grande, Amaseno, 4288. Sono in tutto 22 i Comuni della provincia di Frosinone che finora, e si spera fino alla fine dell’emergenza, sono rimasti immuni da contagi di coronavirus. Stando ai dati aggiornati a ieri mattina, da quando è scoppiata l’epidemia, non c’è stato alcun caso positivo in un quarto dei Comuni della provincia. Che in tutto comprendono una popolazione di 33.922 abitanti, rispetto al totale che è pari a 486.093.



Casualità? Caratteristiche dei territori e dei comportamenti dei residenti? Rispetto più rigido delle disposizioni del decreto #iorestoacasa? Fortuna nel non aver avuto persone che sono state nelle zone focolaio? Trovare una spiegazione al fenomeno è impossibile.

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Colfelice. Secondo il sindaco di Colfelice, Bernardo Donfrancesco, 80 anni, ex professore e preside, l’assenza di contagi nel proprio territorio potrebbe essere spiegata con un tessuto urbano sparso, non caratterizzato da grandi concentrazioni. I timori però restano: «In questi giorni - racconta - ogni volta che arriva purtroppo la notizia di uno nostro concittadino morto, insieme al dolore, il pensiero inevitabilmente va al coronavirus. Ieri ci è giunta la notizia del decesso di una donna, anziana, che era ricoverata da tempo, ma per ora non abbiamo ricevuto comunicazioni».

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Donfrancesco, l’anno scorso, è stato eletto sindaco per la decima volta. Quasi mezzo secolo di attività con la fascia tricolore alle spalle, Donfrancesco ne ha viste tante, ma questa gli mancava, o quasi. Da bambino venne toccato nel più profondo degli affetti, da un’altra epidemia, quella di malaria, che scoppiò sul finire della Seconda Guerra Mondiale: «Mio padre Donato morì di malaria nel luglio del 1945, lavorava come ferroviere lungo la linea Cassino-Roccasecca».

Pastena. Nel Comune di Pastena invece, il più esposto al rischio contagio tra i residenti, finora tutti immuni, è proprio il sindaco, Arturo Gnesi, perché è medico dell’ospedale “Santa Scolastica” di Cassino, dove si sono registrati alcuni contagi tra gli operatori sanitari: «Credo che sia un fatto del tutto casuale, anche se devo dire che i cittadini hanno rispettato i divieti in maniera rigorosa. Abbiamo avuto una dozzina di persone che, prima dell’attuazione del decreto, è tornata in paese dalle zone focolaio del Nord: mi hanno comunicato la loro presenza e si sono messe in quarantena volontaria. Per fortuna è andato tutto bene. Per quanto mi riguarda, in relazione alla mia attività di medico, osservo tutte le precauzioni possibili quando sto in casa: indosso la mascherina e abitando in campagna cerco di stare il più possibile all’esterno. Anche in Comune vado solo se strettamente necessario, tutto il resto lo facciamo per videoconferenza».

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Patrica. «Fortuna, sensibilizzazione della popolazione, controlli accurati». La riassume così Lucio Fiordalisio, sindaco di Patrica, uno dei Comuni più popolati (insieme ad Amaseno e San Giorgio a Liri), tra quelli immuni. La sua esperienza di agente di polizia, certo, lo ha aiutato. «Abbiamo consegnato le mascherine a tutti i cittadini e chiuso parchi e cimiteri ancora prima del decreto del Governo - spiega Fiordalisio -. Abbiamo predisposto un servizio per lavori di manutenzione nelle case, stiamo allestendo lo spaccio alimentare comunale e consegnando anche apparecchiature wi-fi per chi non ha una linea internet. Abbiamo anche acquistato materiale didattico – quaderni, colori, penne – che consegneremo a chi ne ha bisogno. Cerchiamo di stare il più possibile vicino ai cittadini e ai loro bisogni per evitare spostamenti».

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I Comuni più colpiti. Nella lista opposta dei Comuni con il maggior numero di contagiati in cima c’è quello di Veroli che conta 42 casi positivi. Nel conto non rientrano quelli della Rsa “Ini-Città Bianca”. Seguono Frosinone (38), Alatri (34), Sora (32), Cassino (27), Fiuggi (20) e Ceprano (15). Anche per Cassino e Fiuggi, nel conteggio, non rientrano i casi riscontrati nelle rispettive case di cura e di riposo.

In totale nei sette comuni dall’inizio dell’emergenza sono stati accertati 208 contagi, poco meno della metà di quelli riscontrati in tutta la provincia (480) fino alla giornata di ieri.

 

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