Cassino, auto danneggiata da un cinghiale: automobilista risarcito

Cassino, auto danneggiata da un cinghiale: automobilista risarcito
di Vincenzo Caramadre
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Giovedì 2 Settembre 2021, 08:21

Solo pochi giorni fa la Regione ha passato la palla ai sindaci per attenuare le problematiche relative alla diffusione dei cinghiali. Ma ora, proprio la Regione è stata condanna a risarcire un automobilista, la cui auto è stata danneggiata a seguito di un incidente stradale causato da un cinghiale.

A Cassino ci sono stati diversi episodi di avvistamenti diventati virali sui social. Proprio a Cassino il Giudice di Pace ha accolto la domanda di un cliente dell’avvocato Gabriele Picano contro la regione Lazio. La causa civile ha avuto ad oggetto il risarcimento dei danni derivanti da fauna selvatica, in particolare da cinghiali.

I fatti, per i quali si arrivati in aula, si sono verificati nel marzo del 2017 quando un’auto nel territorio di Villa Santa Lucia fu improvvisamente urtata da un cinghiale sbucato dal lato della carreggiata. A seguito dell’intervento della polizia stradale di Cassino fu redatto il verbale che constatava il sinistro e il relativo danneggiamento del mezzo.

Il giudice, in sostanza, ha affermato la competenza della Regione Lazio per i danni derivanti a terzi prodotti da animali selvatici, avendo la stessa i poteri sul territorio di amministrazione e gestione della fauna. Il danno risarcito all’uomo è di 2 mila euro. 

“La Regione Lazio - ha dichiarato l’avvocato Picano - è stata condannata al risarcimento dei danni subiti dal conducente dell’autovettura oltre interessi e spese legali”.

La presenza degli ungulati nel cassinate più volte è balzata agli onori della cronaca. Come non ricordare quanto accaduto solo un mese fa a un turista arrivato alle pendici di Montecassino per percorrere i sentieri di San Benedetto, ma trovatosi faccia a faccia con un branco di cinghiali perse l’orientamento fino a dover chiedere aiuto ai carabinieri che lo ritrovarono dopo alcune ore.

Più volte si è levato il grido di dolore degli agricoltori, i quali dinanzi ai campi distrutti hanno chiesto aiuto alle istituzioni. Solo la settimana scorsa il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha emesso un decreto, accolto con gran favore dai primi cittadini, che ri-disciplina la gestione della presenza dei cinghiali sul territorio per la stagione venatoria 2021-2022, modificando in modo “sostanziale l’attuale approccio gestionale” che “andrà indirizzato verso un obiettivo di riduzione generalizzata delle densità”.

Ciò significa che i sindaci potranno emettere ordinanze finalizzate al contenimento del numero di cinghiali anche al di fuori della stagione. Il tutto allo scopo, come si legge nel decreto, di “raggiungere e mantenere sul territorio regionale una presenza della specie compatibile con le esigenze di salvaguardia delle colture agricole e forestali e di tutela della biodiversità”. Non sono più esclusi gli abbattimenti selettivi.

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