Sulla siccità pesano «decenni di errori» su cui gravano ora seri «problemi di natura climatica»: «serve pertanto un intervento molto forte sia a livello emergenziale che infrastrutturale». Lo scrive il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, in una lettera al Corriere della Sera. Cingolani spiega che nell'immediato «il governo e la Protezione civile stanno lavorando per attivare misure di coordinamento dei troppi enti competenti in materia di acque, allo scopo di garantire una gestione più accurata delle risorse idriche», «oltre a misure di sostegno per i settori più colpiti». E «a livello infrastrutturale il governo sta predisponendo un decreto urgente che semplifichi in maniera sostanziale la realizzazione di opere idriche», inclusi nuovi dissalatori. Va poi aggiunto «il poderoso rafforzamento previsto dal Pnrr, che ha stanziato circa 4,4 miliardi di euro per quattro misure di grande portata»: depurazione delle acque reflue da riutilizzarsi in agricoltura e manifattura, digitalizzazione e monitoraggio integrato delle reti idriche, nuove infrastrutture idriche primarie (per esempio nuovi invasi), potenziamento e l'ammodernamento del sistema irriguo nel settore agricolo. «È necessario riparare al più presto le trascuratezze e gli errori strategici di decenni. Sarà fatto ogni sforzo per accelerare e semplificare», conclude.
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