Pensioni di vecchiaia salve, penalizzate le anticipate: i sanitari potranno lavorare fino a 70 anni

Giovedì 7 Dicembre 2023, 23:51 - Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 15:19

Pensioni anticipate

E salvo sarà anche chi avrà maturato i requisiti per l’uscita anticipata, ossia 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, entro il 31 dicembre di quest’anno. Dal prossimo anno, invece, chi uscirà dal lavoro utilizzando questo “scivolo” si vedrà ricalcolata la pensione con i nuovi coefficienti retributivi introdotti dalla manovra di bilancio e, dunque, con riduzioni dell’assegno fino al 25 per cento. Ma per i medici e gli infermieri ci sarà la possibilità di “ammorbidire” questo taglio. Potranno farlo allungando la loro permanenza al lavoro. Per ogni mese in più passato in ospedale, una volta maturati i requisiti per la pensione, il taglio dei coefficienti di calcolo sarà ridotto di un trentaseiesimo. Questo significa che se un infermiere o un medico si trattenesse in servizio per altri tre anni, vedrebbe totalmente azzerato il taglio della pensione introdotto dalla manovra. Per far funzionare questo meccanismo viene previsto che sia i medici che gli infermieri possano restare in ospedale anche dopo 40 anni di servizio e fino al compimento dei 70 anni. Ma se la soluzione è questa, resta il nodo dei costi. Che sono alti. Si parte da 10 milioni netti il primo anno per arrivare gradualmente a 1,1 miliardi a regime nel 2043. Come detto, l’emendamento si “mangia” oltre 9 miliardi dei 21 miliardi di risparmi che la misura garantiva al sistema previdenziale.

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