Mutui, come tagliare la rata: tasso fisso o rinegoziazione. Cosa cambia con Isee fino a 35mila euro

Mercoledì 5 Luglio 2023, 23:58 - Ultimo aggiornamento: 11 Settembre, 10:35

CANALE PREFERENZIALE

In generale i proprietari interessati ad una maggiore tranquillità per il futuro potrebbero desiderare il passaggio al tasso fisso, che oggi si può trovare ad un tasso inferiore di circa un punto rispetto al variabile. La legge di Bilancio 2023 istituisce per quest’anno un canale preferenziale, riservato però a coloro che hanno un Isee non superiore a 35 mila euro. Inoltre è previsto dalla norma che il capitale iniziale non debba superare i 200 mila euro, mentre l’intestatario del mutuo dovrà risultare in regola con i pagamenti. La rinegoziazione potrà permettere anche un allungamento fino a 5 anni del piano di ammortamento, per una durata massima che non dovrà però superare i 25. Chi rispetta questi vincoli avrà diritto a sottoscrivere un finanziamento ad un tasso prestabilito e legato all’Irs (il parametro preso in considerazione proprio per i mutui a tasso fisso).


E chi non rientra nelle condizioni di legge, magari perché ha un Isee superiore? Un’altra strada percorribile, in caso di indisponibilità del proprio istituto di credito, è la surroga. Si tratta di un istituto giuridico portato in auge dalla legge Bersani del 2007. In pratica consente al mutuatario di trasferire senza costi il proprio finanziamento già in corso ad un’altra banca che offra condizioni più vantaggiose, senza che quella di partenza possa opporsi. Questa possibilità in realtà è stata molto sfruttata nella fase di discesa dei tassi di interesse, nella quale il cliente puntava ad accaparrarsi condizioni ancora più favorevoli; dal punto di vista delle banche la surroga ha introdotto una forma di maggiore concorrenza, a beneficio di quelle disposte a fare offerte più aggressive.

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