Dl semplificazioni, dalle zone terremotate agli impianti sportivi: meno burocrazia per rifare il look alle città

Dl semplificazioni, dalle zone terremotate agli impianti sportivi: meno burocrazia per rifare il look alle città
di Michele Di Branco
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Sabato 5 Settembre 2020, 08:41 - Ultimo aggiornamento: 10:53

Rifare più facilmente il look alle città semplificando le pratiche burocratiche. Ok del Senato alla fiducia chiesta dal governo sul dl semplificazioni con 157 voti favorevoli, 82 no e un astenuto. Il testo, con il suo carico di 200 emendamenti (concentrati sul delicato equilibrio tra rigenerazione urbana e salvaguardia degli edifici di pregio, tra ammodernamento degli stadi e rispetto delle indicazioni delle sovrintendenze) passa all'esame della Camera. All’ultimo istante, l’opposizione della commissione Bilancio del Senato ha portato alla soppressione di alcune norme, tra cui quella ribattezzata sblocca-consulenze per professioni e ricercatori. Misura che già due giorni fa era stata motivo di mal di pancia all'interno della maggioranza e che aveva visto critici anche alcuni ordini professionali. Tra i quali, in particolare, gli architetti.

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Gli emendamenti hanno inciso profondamente sul testo finale licenziato da Palazzo Madama. La norma sulla Rigenerazione urbana che avrebbe dovuto accelerare e facilitare gli interventi di edilizia privata e di ricostruzione nelle città ha subito una battuta d'arresto. Un emendamento della senatrice Loredana De Petris (Leu), infatti, ne ha limitato la portata inserendo dei paletti che di fatto escludono non solo i centri storici in genere indicati dalle
zone A nei piani regolatori, ma anche in tutte quelle zone classificate come omogenee A. In tema di appalti, è passato un emendamento, suggerito dal ministero dell'Ambiente, che amplia da 30 a 45 giorni il tempo per i dibattiti pubblici collegati ai procedimenti di Via delle opere pubbliche. Permangono invece l'allungamento dal 31 luglio al 31 dicembre 2021 del termine del periodo in cui sono possibili le procedure veloci per le opere pubbliche; l'obbligo di pubblicità anche per le procedure negoziate; l'accesso per le Ati alle procedure negoziate e la diminuzione da 150 a 75mila euro della soglia per gli affidamenti diretti dei servizi di progettazione.

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Zone terremotate: sarà più facile ricostruire anche nelle aree soggette a vincolo. Gli interventi su edifici privati in parte o totalmente danneggiati, crollati o comunque soggetti ad ordinanza di demolizione, potranno essere in ogni caso realizzati senza obbligo di speciali autorizzazioni ma con Scia edilizia (e cioè quel documento rilasciato da un tecnico abilitato che certificata i lavori che non rientrano né in edilizia libera né in quella soggetta a permesso di costruire). Disco verde per l’emendamento, fortemente voluto dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, approvato grazie al sostegno decisivo del centrodestra, che consentirà di accelerare anche gli interventi di ristrutturazione o rifacimento ex novo degli impianti sportivi italiani, superando alcune prescrizioni paesaggistiche e culturali che richiedono l'ok della sovrintendenza (queste ultime se reputano necessaria la tutela di alcuni ''specifici elementi'', possono comunque dare indicazioni in tal senso ma secondo tempi contingentati). La norma punta ad adeguare gli impianti a ''standard internazionali di sicurezza, salute e incolumità pubbliche''. Importanti novità anche per il codice della strada. Arriva infatti la
strada urbana ciclabile con un limite tassativo di velocità a 30 km orari e priorità ai ciclisti nella circolazione.

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