Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, e Conou (Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati) hanno avviato una collaborazione su temi di sostenibilità ambientale ed economia circolare. Grazie alla firma di un Protocollo d’Intesa, Terna e Conou si alleano nello sviluppo di un programma d’azione comune per una più efficiente ed efficace modalità di raccolta e trattamento degli oli minerali e sintetici esausti utilizzati nei diversi siti della società elettrica, con l’obiettivo di garantire e favorire il loro recupero da parte di imprese specializzate nel rispetto e a tutela del territorio.
Con questo accordo, Terna rafforza il proprio impegno nello smaltimento dei residui industriali, contribuendo a favorire una ancor più corretta raccolta degli oli minerali e sintetici che vengono usati nelle attività operative di gestione della rete elettrica all’interno delle proprie sedi sul territorio nazionale, agevolandone il ritiro da parte di imprese selezionate e certificate da Conou. L’attività del Consorzio è subordinata al monitoraggio e all’analisi di Terna che attesterà la recuperabilità degli oli per rigenerazione o altri impieghi, nel rispetto delle normative vigenti in materia di gestione dei rifiuti, e anche grazie a un reciproco e continuo scambio di informazioni e reportistica di dettaglio sui servizi e le quantità di oli trattate.
Operativo dal 1984, Conou ogni anno raccoglie circa 190.000 tonnellate di oli usati, avviandole per il 99% a Rigenerazione e, in tal modo, riporta a nuova vita circa 130.000 basi lubrificanti che, equivalenti per qualità e prestazioni alle basi di prima raffinazione del petrolio, tornano nel ciclo produttivo. Un’attività che, da un lato, ha impedito la dispersione (nel terreno, nelle acque dolci o nei mari) di un rifiuto particolarmente persistente e dannoso per l’ambiente, e dall’altro ha consentito un risparmio sulle importazioni di petrolio per il Paese di circa 3 miliardi di euro in 37 anni. Risultati raggiunti grazie all’impegno di una filiera che può contare su una rete, diffusa su tutto il territorio nazionale, di 65 aziende di Raccolta e di 3 impianti di Rigenerazione ad alta tecnologia che completano il ciclo convertendo il rifiuto in un nuovo prodotto.