"La cooperazione, da sviluppare nel rispetto del quadro normativo e regolatorio rilevante, – spiega una nota – si focalizzera` in primo luogo sullo studio, analisi e valutazione di fattibilita` di progetti aventi a oggetto la conversione delle centrali termoelettriche di A2A da carbone a gas naturale, idrogeno o miscele gas naturale/idrogeno". Le due societa`, inoltre, studieranno soluzioni finalizzate al retrofit delle esistenti turbine a gas a ciclo combinato di A2A per idrogeno o miscele gas naturale/idrogeno e iniziative finalizzate a produzione, stoccaggio e trasporto di idrogeno da fonti rinnovabili e alla modifica delle infrastrutture di distribuzione gas di A2A al fine di renderle "hydrogen ready".
L'intesa sara` eventualmente oggetto di successivi accordi vincolanti che le parti definiranno nel rispetto dei profili regolatori applicabili.
"La collaborazione con A2A – ha commentato Alvera` – e` un primo passo per testare le potenzialita` dell'idrogeno nella decarbonizzazione della produzione di elettricita` e delle reti di distribuzione gas. Oltre a lavorare per rendere le infrastrutture di Snam hydrogen ready, vogliamo mettere a disposizione le nostre competenze e fare sistema per accelerare l'introduzione dell'idrogeno verde nel settore energetico italiano. L'obiettivo e` sviluppare una filiera nazionale che, in linea con quanto previsto dalla Hydrogen Strategy europea, possa contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni del Green Deal e alla creazione di nuove opportunita` di sviluppo e occupazione nel nostro Paese".
"Siamo soddisfatti di questo accordo, un'ulteriore accelerazione lungo il percorso della transizione energetica gia` intrapreso dal nostro Gruppo, coerente con le nostre strategie in tema di economia circolare e decarbonizzazione – ha dichiarato Mazzoncini –. Per noi e` un'occasione interessante per valorizzare la natura multiutility di A2A sia nella produzione di energia che nella distribuzione. La collaborazione con Snam puo` rappresentare un'importante opportunita` per valorizzare una filiera italiana di infrastrutture chiave per raggiungere l'obiettivo europeo di emissioni zero al 2050".
Soddisfazione per l'accordo sottoscritto oggi è stata espressa anche dal presidente del Friuli Venezia Giulia. "Quella sottoscritta oggi dall'Amministrazione regionale è un'intesa che proietta il Friuli Venezia Giulia in una dimensione fortemente innovativa in termini di sostenibilità ambientale e di sviluppo sostenibile. Puntiamo – ha spiegato Fedriga – su quattro asset: idrogeno per la decarbonizzazione di porti e aeroporti, biometano per il settore agricolo, piani di mobilità sostenibile grazie all'impiego di carburanti ecologici e progetti di efficientamento energetico attraverso i quali riqualificare scuole, ospedali, uffici pubblici e case. Si tratta di iniziative mirate riconducibili a un unico obiettivo, quello di investire nella transizione energetica. In questa fase segnata dalla crisi generata dal Covid-19, è una scelta strategica destinata a produrre nel tempo sviluppo, occupazione e ricadute ambientali, avviando quel modello di economia circolare indicato dagli standard europei".
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