Rivalutazione delle rendite e del danno biologico, è arrivato il via libera dell'Inail che punta a recuperare l'inflazione dell'ultimo anno. Tra novembre e dicembre gli aumenti per il danno biologico in riferimento agli arretrati maturati da luglio 2023.
Rivalutazione Inail: rendite
L’adeguamento sarà pari all’8.1%, con il via da novembre. La rivalutazione parte dal 1° luglio 2023 e proseguirà fino al 30 giugno 2024. Si punta così a fissare a 91,53 euro la retribuzione media giornaliera per quello che è il calcolo del massimale e del minimale di retribuzione su base annua. Fino al 30 giugno era di 84,67 euro. Con conseguenze, ovviamente, sui limiti di calcolo delle rendite: si passa dai 33.021,30 euro del 30 giugno ai 35.696,70 euro dell’1 luglio, così come dai 17.780,70 euro precedenti ai 19.221,30 euro attuali. Garantito una tantum l’assegno funerario, per offrire supporto per le spese sostenute dopo la morte di lavoratori a seguito di infortunio sul lavoro o malattia professionale. La quota sale da 10.742,76 a 11.612,92 euro. Per quanto riguarda l'assistenza personale, l’assegno che integra la rendita già percepita per i soggetti invalidi sale da 585,51 a 632,94 euro.
Danno biologico
Il danno biologico scatta in caso di infortuni o malattie professionali e riguarda la prestazione garantita per recuperare le conseguenze patite dal lavoratore sulla propria integrità psicofisica.
Per il 2023 l’Istat ha registrato una variazione dell’8.1% tra il 2021 e il 2022, e il decreto 105/2023 ha approvato la rivalutazione degli indennizzi, a partire dal 1° luglio scorso. In questo caso l’aggiornamento con il rateo di rendita avverrà dal prossimo mese di dicembre, e non quindi novembre, come nei casi descritti in precedenza. Il tutto procederà però soltanto in seguito ad accertamento definitivo delle condizioni del lavoratore, infortunatosi a causa della propria attività lavorativa.
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