"Il nostro sistema di welfare ha retto e non era scontato", ha aggiunto il ministro. Quanto alla tematica occupazionale, bisognerà "vedere come evolverà per l'autunno il quadro complessivo. L'impegno per affrontare lo sblocco dei licenziamenti ed evitare dolorosi impatti sociali va nella direzione di accompagnare il processo di ripresa. Senza approccio ideologico, ma solo guardando a quello che serve al Paese e cercando di non lasciare indietro nessuno", ha spiegato.
Orlando ha parlato anche della riforma degli ammortizzatori sociali che "ha l'obiettivo di estendere e rendere universali le tutele a chi non le ha". "È fondamentale integrare gli ammortizzatori con le politiche attive. È uno snodo cruciale e siamo alla stretta finale. È l'ultimo miglio – ha aggiunto –. Il confronto sta proseguendo in maniera costruttiva e sono fiducioso che il punto di caduta sarà un oggettivo avanzamento della copertura di protezione sociale". "Avere un sistema più equo – ha dichiarato – in grado di far fronte alle trasformazioni e a un'oggettiva instabilità del mercato del lavoro è interesse generale per attenuare i possibili impatti sociali della crisi".
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