I programmi che vengono finanziati devono garantire l'attuazione di un sistemo integrato di censimento, classificazione e gestione dei rischi per 12.000 opere d'arte sulla rete stradale principale, di cui 6.500 dovranno essere dotate dell'apposita strumentazione per il monitoraggio dinamico con controllo da remoto e per la gestione della sicurezza in modo strutturale e attraverso un processo che prevede analisi della rete, sopralluoghi, gestione del sistema digitalizzato, classificazione delle priorità e attuazione degli interventi. Le risorse possono essere anche utilizzate per la realizzazione o l'implementazione delle sale di controllo per la verifica da remoto delle strutture. Inoltre, per 200 di esse dovrà essere adottato il modello BIM (Building Information Modeling), che consente la rappresentazione digitale delle caratteristiche fisiche e funzionali dell'opera.
I concessionari autostradali dovranno elaborare i rispettivi piani di intervento, con l'elenco delle opere soggette al monitoraggio dinamico, che saranno sottoposti all'approvazione del Mims, sentita l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa).
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