Ma a scatenare l'entusiamo degli analisti sono stati due dati minori che gli esperti del settore attribuiscono al tocco "magico" dell'amministratore delegato Carlos Tavares. Il primo: Psa è riuscita a ridurre i costi di produzione di ben 111 euro per veicolo (fonte: Les Echos). E' un dato eccezionale. Che consente a Psa di iniziare a guadagnare dopo aver prodotto appena 1,8 milioni di vetture contro i 2,6 milioni del 2013 (anno di arrivo di Tavares). Ancora. Sempre a Tavares gli analisti attribuiscono l'utile operativo superiore al miliardo di euro di Opel che pure ha ridotto le vendite di quasi il 6%. Opel, com'è noto per vent'anni e fino al 2017 compreso, ha sempre prsentato bilanci in rosso.
Il messaggio che arriva dalla lettura del bilancio Psa è che Tavares è un manager capace di guadagnare di più vendendo meno auto. E' una ricetta che ricorda quella adottata da Sergio Marchionne quando decise di riposizionare le produzioni Fiat nella fascia medio alta del mercato e in quella premium.
Un elemento risulta ancor più chiaro: se Fca è in utile grazie agli ottimi risultati degli Usa e del Brasile e risulta in pareggio in Europa, è altrettanto noto che la sua rete italiana è in perdita. Un dato che Tavares, che sarà il prossimo amministratore delegato di Fca-Psa, difficilmente potrà tollerare. E' prevedibile che dal 2021 arrivino novità importanti per la rete italiana di Fca.
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