Netflix perde abbonati e crolla del 35% in borsa. Gli analisti tagliano i giudizi

Netflix perde abbonati e crolla del 35% in borsa. Gli analisti tagliano i giudizi
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Mercoledì 20 Aprile 2022, 17:15 - Ultimo aggiornamento: 19:28

Netflix, maxi tonfo a Wall Street dopo l'annuncio del primo calo di abbonati da un decennio. Il big dello streaming ha affermato che l'inflazione, la guerra in Ucraina e la forte concorrenza hanno contribuito a una perdita di abbonati e ha sottolineato di aspettarsi ulteriori perdite in futuro. Il titolo è sceso fino a un minimo di 212,51 dollari, prima di assestarsi intorno a 224 dollari, con un calo intorno al 35%, portando il calo da inizio anno oltre il 60%. Le azioni sono nettamente le peggiori dell'S&P 500 e del Nasdaq 100 nella seduta odierna. 

Dopo anni di grande successo, Netflix ha fatto segnare il primo calo di utenti dal 2011. La big dei film in streaming ha infatti perso 200 mila abbonati nel primo trimestre dell'anno e stima di perderne altri 2 milioni nel trimestre in corso. Nel dettaglio, il numero di abbonati alla piattaforma è diminuito a 221,6 milioni a fronte di attese degli analisti che indicavano un aumento di 2,5-2,7 milioni di abbonati. Un calo che, a quanto pare, è da attribuire alle password multiple e alla guerra in Ucraina. Unico dato positivo l'aumento di abbonamenti in Asia, con 1 milione di utenze in più generate dalla popolare serie Squid Games.

Deludenti anche i ricavi, seppur cresciuti del 10% a 7,87 miliardi di dollari, mentre l'utile è sceso a 1,6 miliardi dagli 1,7 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente. 

Il ceo e co-fondatore della società Reed Hasting ha parlato della possibilità di introdurre una versione low cost con annunci pubblicitari dell'abbonamento per far fronte alla continua riduzione degli utenti alla piattaforma.

Intanto, gli analisti stanno tagliando in massa il loro giudizio sul titolo.

Ubs ha declassato il rating delle azioni da "buy" a "neutral", riducendo il prezzo obiettivo da 575 dollari a 355 dollari. Il broker ha affermato che ora vede "un'azienda in transizione" e che "concorrenza, macroeconomia e saturazione del mercato creano una mancanza di visibilità sulle prospettive di crescita". JPMorgan ha addirittura dimezzato il suo target price a 305 dollari. "La visibilità a breve termine è limitata e non c'è molto di cui entusiasmarsi nei prossimi mesi oltre al nuovo prezzo delle azioni molto più basso", hanno scritto gli analisti della banca d'affari.

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