Mutui under 36, la garanzia prorogata fino alla fine dell'anno: cosa cambia (e quali sono gli aiuti)

Prevede per i giovani con un Isee non superiore ai 40.000 euro che richiedono un finanziamento prima casa superiore all’80 per cento, una copertura della garanzia pubblica da parte del Fondo Consap fino all’80% della quota capitale

Mutui, la garanzia per gli under 36 prorogata fino alla fine dell'anno: cosa cambia (e quali sono gli aiuti)
di Andrea Bassi
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Martedì 26 Settembre 2023, 22:17 - Ultimo aggiornamento: 27 Settembre, 06:59

Nuova proroga per gli aiuti sui mutui destinati ai giovani con meno di 36 anni. Oltre alla Nadef, la nota di aggiornamento del documento di economia e finanza, nel consiglio dei ministri di oggi arriverà anche un decreto “proroga termini”. Il primo articolo del provvedimento prevede il differimento della scadenza per le agevolazioni per l’acquisto della casa di abitazione introdotte con il decreto sostegni dal governo Draghi. La norma, che sarebbe scaduta il prossimo 30 settembre e che invece sarà prorogata fino alla fine dell’anno, prevede per i giovani di età inferiore ai 36 anni con un Isee non superiore ai 40.000 euro che richiedono un finanziamento prima casa superiore all’80 per cento, una copertura della garanzia pubblica da parte del Fondo Consap fino all’80% della quota capitale. Una misura che dà la possibilità alle giovani coppie di acquistare casa senza dover anticipare grosse somme. Nelle bozze del provvedimento esaminato in preconsiglio dei ministri, ci sono anche una serie di rinvii di scadenze fiscali. La prima riguarda l’emersione delle criptoattività. Il termine per mettersi in regola con il versamento dell’imposta sulle criptovalute detenute nei portafogli sarà fatta slittare dal 30 settembre al 15 novembre. Tra le proroghe fiscali ci sarà anche quella che riguarda l’assegnazione agevolata di beni ai soci e trasformazione in società semplici. La legge di bilancio prevedeva il versamento dell’imposta sostitutiva entro il 30 settembre (60 per cento del totale) e il restante 40 per cento entro il 30 novembre. La proroga prevede invece il pagamento in unica soluzione entro il 30 novembre.

LA STRETTA

Sul fronte degli aiuti energetici alle imprese arriva invece una mini-stretta. Si tratta di un taglio dei tempi di utilizzo dei crediti d’imposta per i consumi di elettricità e gas (sia delle imprese energivore e gasivore sia di quelle che non lo sono) relativi al primo e secondo trimestre 2023.

La scadenza per utilizzare questi crediti fiscali sarà anticipata di un mese e mezzo, dal 31 dicembre 2023 al 15 novembre 2023. Questo significa che i crediti non potranno essere utilizzati in compensazione delle imprese né per gli acconti di fine novembre, né per il saldo Imu né per gli acconti Iva di fine dicembre. Ossia tutte le scadenze che si condensano a fine anno.

Nelle bozze finora circolate non figura, per il momento, la proroga dello smart working per i lavoratori fragili in scadenza il 30 settembre. Il governo sarebbe però al lavoro per trovare le risorse a copertura della misura considerata piuttosto onerosa. Il nodo principale riguarda come sempre i lavoratori della scuola. Gli insegnanti fragili che vengono messi in smart working devono essere sostituiti da altri nelle lezioni in presenza. 

Tra le proroghe della bozza esaminata in preconsiglio dei ministri c’è invece lo slittamento di due mesi (al primo dicembre 2023) della durata in carica dei componenti della Commissione consultiva tecnico-scientifica e del Comitato prezzi e rimborso dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Viene prorogato di due mesi (fino al 7 dicembre 2023) anche il termine per le domande per la nuova tornata dell’abilitazione scientifica nazionale 2021-23. In materia di università e istruzione arriva anche lo stanziamento di 55,6 milioni di euro per consentire il «tempestivo pagamento dei contratti di supplenza breve e saltuaria del personale scolastico». Nel provvedimento c’è anche una proroga che riguarda il fondo indennizzi risparmiatori: il termine di decadenza per la comunicazione in caso di variazione del codice Iban tramite il portale del Fondo indennizzo risparmiatori (Fir), scaduto il 31 luglio, è differito al 15 ottobre 2023. 

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