I 701 milioni di ricavi e 225 milioni di ebitda del 2022 che porterà in dote da Italo - la firma del signing dell'acquisizione avverrà lunedì - saranno una goccia in mezzo al mare dei volumi di attività di Msc, il colosso basato a Ginevra, ancora a conduzione familiare pur avendo una stazza globale nei trasporti e logistica, fondata nel 1970 dal comandante Gianluigi Aponte.
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La Msc Mediterranean shipping holding company ha ricavi per 86,4 miliardi e un ebitda di 43,2 miliardi: sono alcuni degli indicatori del bilancio consolidato aggregato del 2022, inediti, che Il Messaggero è in grado di svelare. L'ebit si è attestato a 35,7 miliardi, i profitti netti a 36,2 miliardi. Il gruppo ha una cassa di 63 miliardi e un equity, vale a dire capitale, di 91 miliardi. I debiti netti a medio-lungo termine sono 26 miliardi. Per avere un confronto con la progressione degli ultimi anni, si consideri che la capogruppo nel 2020 aveva 29 miliardi di ricavi e un ebitda di 6,8 miliardi; nel 2021 i ricavi sono balzati a 69 miliardi e l'ebitda a quota 40.
Il gruppo oggi comprende una divisione Cargo con Msc Mediterranean Shipping Company, Terminal Investment Limited (gestione dei terminal nel mondo), Medlog (operatore logistico nel trasporto multimodale), Msc Air Cargo (con 4 aerei in dotazione per lo sviluppo del traffico merci) e una divisione passeggeri guidata da Msc Crociere cui si aggiungono i traghetti passeggeri.
L'apporto di Italo, la compagnia privata leader dell'alta velocità, sarà rilevante dal punto di vista delle strategie perché consentirà ad Aponte di integrare nel suo network di trasporti, anche le rotaie veloci. La trattativa fra Msc e Gip che oggi ha il 72,6% è alle battute finali e la firma del signing avverrà sicuramente lunedì 2 ottobre in quanto l'imprenditore nato a Sant'Agnello, da buon napoletano preferisce di venerdì non fare nulla di straordinario. Il closing a fine anno quando arriverà l'ok Antitrust.