Energia: sprint per Tyrrhenian e Adriatic Link, le due opere di Terna. L'ad Di Foggia: «Interventi strategici per il Paese»

Il Mase ha dato semaforo verde per il collegamento elettrico sottomarino che unisce Sicilia e Sardegna mentre per il tratto tra Abruzzo e Marche assegnato a Prysmian il contratto per la posa in opera

Energia: sprint per Tyrrhenian e Adriatic Link, le due opere di Terna. L'ad Di Foggia: «Interventi strategici per il Paese»
di Francesco Bisozzi
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Sabato 11 Novembre 2023, 06:00

La più grande opera infrastrutturale in Italia degli ultimi decenni viaggerà a più di duemila metri di profondità e contribuirà a fare dello Stivale il nuovo hub energetico del Mediterraneo. Il Tyrrhenian Link di Terna, il collegamento elettrico sottomarino che unirà la Sicilia alla Sardegna e alla Campania, lungo 970 chilometri e con 1.000 Megawatt di potenza, a settembre ha ottenuto il semaforo verde del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per il progetto relativo al ramo ovest, quello che collegherà Sicilia e Sardegna. Il ramo est, tra Sicilia e Campania, aveva ottenuto il via libera a ottobre del 2022. Per Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato di Terna, si tratta di un passaggio fondamentale: «L’autorizzazione da parte del Mase ci permette di avviare la realizzazione di un’opera strategica per il Paese. Terna investirà complessivamente sul Tyrrhenian Link 3,7 miliardi di euro, favorendo lo sviluppo delle fonti rinnovabili e la decarbonizzazione del  sistema elettrico».

INTEGRAZIONE

Il maxi collegamento sottomarino verrà completato nel 2028 e sarà decisivo per raggiungere l’obiettivo di uscita dal carbone previsto dal Pniec. L’opera incrementerà la capacità di trasporto, migliorando la sicurezza, l’adeguatezza e la flessibilità della rete elettrica di trasmissione nazionale e favorendo l’integrazione del mercato interno e delle fonti rinnovabili. Ma questa è solo una delle infrastrutture inserite nel Piano di Sviluppo della rete di trasmissione nazionale di Terna, che prevede oltre 21 miliardi di euro di investimenti nei prossimi 10 anni, il 17% in più rispetto al precedente piano. Calcolando l’intera vita delle opere presenti nel programma di sviluppo, oltre l’orizzonte decennale, l’ammontare complessivo degli investimenti supererà i 30 miliardi di euro. Cifre che testimoniano l’impegno messo in campo dalla società che gestisce la rete elettrica nazionale per ridurre la dipendenza dalle fonti di approvvigionamento estere e, nel contempo, rendere il sistema elettrico italiano sempre più sostenibile sotto il profilo ambientale. Gli interventi previsti da Terna contribuiranno in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi fissati a livello europeo dal pacchetto di misure Fit-for-55, che prevede una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 al 2030 rispetto ai livelli del 1990. In Italia, l’energia prodotta da fonti rinnovabili dovrà coprire almeno il 65% dei consumi finali nel settore elettrico entro il 2030. E qui entra in gioco l’utilizzo di cavi sottomarini, alternativi ai collegamenti aerei e a quelli terrestri, che da un lato consente di ridurre gli impatti ambientali e paesaggistici e, dall’altro, di assicurare efficienza nel trasporto di energia. 

LO SVILUPPO

Altra opera di fondamentale rilevanza per il sistema elettrico italiano è l’Adriatic Link, il cavo sottomarino in corrente continua da 1.000 Megawatt di potenza e 250 chilometri di lunghezza, che collegherà l’Abruzzo e le Marche. L’infrastruttura assorbirà un investimento di 1,3 miliardi di euro e permetterà di incrementare la capacità di scambio tra le zone Centro-Sud e Centro-Nord del Paese, aumentando la sicurezza, l’efficienza e la resilienza dell’intera rete elettrica di trasmissione nazionale. Tradotto, l’Adriatic Link avrà un ruolo di primo piano nello sviluppo, nell’integrazione e nel trasferimento dell’energia prodotta dai numerosi impianti eolici e fotovoltaici del Sud Italia verso i centri di consumo del Nord. L’elettrodotto “invisibile” sarà costituito da due cavi sottomarini rivestiti in polietilene reticolato e diventerà operativo, al pari del Tyrrhenian Link, entro il 2028. A settembre Terna ha assegnato a Prysmian, azienda leader nel settore dei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni, il contratto per la posa in opera dei cavi sottomarini e interrati. 

RAFFORZAMENTI

 È già in funzione invece il collegamento sottomarino a 132 kV di Terna tra l’Isola d’Elba e Piombino, in provincia di Livorno, altra opera inserita nel Piano di sviluppo dell’azienda. L’elettrodotto ha una lunghezza complessiva di circa 37 chilometri, di cui 34 sottomarini e 3 completamente interrati. Si tratta di un’infrastruttura fondamentale, che porterà a raddoppiare le linee di connessione tra il sistema elettrico nazionale e la rete dell’isola. Infine, Terna punta al rafforzamento e allo sviluppo delle interconnessioni con l’estero, con un investimento complessivo di circa 2 miliardi di euro. Tra i progetti di interconnessione in fase di avanzamento c’è anche Elmed, il ponte energetico invisibile tra l’Italia e la Tunisia. Sarà il primo collegamento elettrico in corrente continua tra Europa e Africa. Per l’opera, il cui procedimento autorizzativo è stato avviato dal Mase a fine 2022, è previsto un investimento complessivo di circa 850 milioni di euro. Di questi, 307 milioni di euro sono stati stanziati dalla Commissione europea tramite il fondo “Connecting Europe Facility” per il potenziamento delle infrastrutture energetiche comunitarie. È la prima volta che questi finanziamenti sono assegnati a un’opera che sarà realizzata da uno Stato UE e da uno terzo.

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