Per tutti gli altri, infatti, bisognerà attendere l'esito delle consultazioni a Palazzo Chigi, dopo che il vertice di ieri ha aperto alla possibilità di modifiche, con particolare riguardo alla limatura del deficit rispetto all'attuale livello del 2,4%, con l'obiettivo di raggiungere un accordo con Bruxelles.
I tempi sono strettissimi poiché la Legge di Bilancio è attesa in Aula a Montecitorio per lunedì 3 dicembre come stabilito dalla conferenza dei Capigruppo della Camera. Non è escluso però un ulteriore slittamento del termine. Corsa contro il tempo dunque in commissione per licenziare il testo entro il weekend e votare il mandato al relatore.
La tempistica infatti verrà a dipendere anche dalle consultazioni di governo, che vertono su un terreno non facile, al di là dell'apertura ad una modifica del rapporto deficit/PIL.
La strada è tutta in salita mentre si discute sul possibile slittamento o modifica delle due misure cardine - Reddito di cittadinanza e Quota 100 - nel tentativo di recuperare un po' di risorse.
Nel frattempo, il Dl fiscale, che costituisce la base economica della manovra prosegue il suo iter al Senato per poi passare alla Camera in seconda lettura.
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