Lettera alla Ue, mercoledì la risposta. Salvini: «Vedremo chi ha la testa più dura»

Lettera di Tria alla Ue, la Commissione: «Conclusioni mercoledì». Salvini: vedremo chi ha la testa più dura
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Sabato 1 Giugno 2019, 11:12 - Ultimo aggiornamento: 19:12

La lettera di risposta dell'Italia ai rilievi sul debito è stata ricevuta dalla Commissione Ue, che ne ha già cominciato l'analisi. Lo fa sapere una portavoce della Commissione, specificando che le conclusioni sul contenuto «finiranno nell'analisi complessiva» del bilancio italiano, ovvero il rapporto sul debito, che sarà pubblicato mercoledì prossimo assieme alla raccomandazioni economiche. La Commissione Europea, dunque, ha già «ricevuto la lettera» inviata ieri dal ministro dell'Economia Giovanni Tria, in cui si illustrano i 'fattori rilevanti', i motivi per i quali l'Italia non ha rispettato la regola del debito nel 2018, come già nel 2017 e nel 2016.

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«Ora la includeremo nella nostra valutazione complessiva». Lo dice una portavoce dell'esecutivo comunitario. Nessun commento sui contenuti della missiva: lo scambio epistolare tra la Dg Ecfin e il Mef fa parte della procedura prevista dall'articolo 126.3 del Trattato sul Funzionamento dell'Ue, in cui si prevede che, ove un Paese violi la regola del deficit o quella del debito, la Commissione deve redigere un rapporto (non deve farlo se la situazione rispetto al precedente rapporto non evidenzia mutamenti significativi, ma la situazione dei conti italiani è peggiorata per via del rallentamento della crescita economica).
 


Il rapporto ex articolo 126.3 è il primo passo della procedura per debito, già evitata per un soffio alla fine del 2018: se la Commissione ritiene che una procedura per debito è «warranted», giustificata, allora la parola passa al Comitato Economico e Finanziario del Consiglio (Efc), che deve esprimersi entro due settimane. La decisione se far scattare o meno gli stadi successivi della procedura, che è piuttosto invasiva e diventa più stringente a mano a mano che va avanti (anche se per le sanzioni «ci vogliono anni», ha detto il presidente del Parlamento Antonio Tajani), spetta all'Ecofin, che, nel caso, ne discuterebbe probabilmente nella riunione dell'8-9 luglio, a Bruxelles. Mercoledì prossimo la Commissione diffonderà le raccomandazioni specifiche per Paese e i rapporti ex articolo 126.3 a proposito di alcuni Stati, tra cui l'Italia.



Salvini: 
«Vedremo chi ha la testa più dura». «La settimana prossima userò il consenso che voi mi avete dato non per chiedere una poltrona in più in Italia, chi se ne frega, ma per dire a Bruxelles: lasciateci lavorare come gli italiani ci chiedono, 'meno tasse e più lavoro'. E se ci diranno 'no' vedremo chi avrà la testa più dura». Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini a Potenza in un comizio a sostegno del candidato sindaco del centrodestra, Mario Guarente. Sulla questione fiscale, il leader della Lega ha aggiunto che «l'obiettivo del 15% di tasse è possibile».

Salvini:
«L'Europa rispetterà la nostra volontà di crescere». «Sono soddisfatto» della lettera dell'Italia all'Ue «perché ci sono segnali positivi per l'economia italiana e sono convinto che l'Europa rispetterà la nostra volontà di crescere e tagliare le tasse». Lo ha detto a Potenza il vicepremier Matteo Salvini annunciando che lunedì sarà «a inaugurare il primo tratto della Pedemontana veneta». Il leader della Lega è nel capoluogo lucano a sostegno del candidato sindaco, Mario Guarente, che nel ballottaggio del 9 giugno sfiderà Valerio Tramutoli (Basilicata possibile).

«Non sono assolutamente preoccupato dalle reazioni di Bruxelles: anzi se riusciremo, come sono convinto, grazie al voto degli italiani, ad abbassare le tasse, torneremo a essere un Paese stabile e uno dei primi al mondo dove investire».

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