Più premi ai contribuenti virtuosi, stop alle sanzioni penali per le aziende che collaborano con il fisco e anche ai paperoni che vivono all'estero. Possibilità di pagare le tasse con il Rid bancario o le carte e addio all'automatismo, inizialmente previsto, sul prelievo forzoso. Il nuovo fisco delineato dalla delega fiscale è arrivato all'ultimo passaggio. L'aula del Senato ha dato il proprio ok, confermando le modifiche introdotte dalla maggioranza in commissione. Ora, già in settimana, si prospetta un'approvazione definitiva lampo alla Camera. Poi la palla passa al Governo per l'attuazione: 24 mesi per approvare i decreti delegati che dovranno definire il fisco italiano del futuro.
Fisco, la riforma: da Irpef e tasse a sconti e debiti, cosa cambia. Premi a chi collabora
Cosa cambia
Dalla riduzione delle aliquote Irpef all'Iva, dalle microtasse alle transazioni internazionali, fino alla rimodulazione delle centinaia di agevolazioni fiscali.
Irpef e aliquota unica
Un vero cambiamento è atteso per l'Irpef. Nella delega si ipotizza una transizione verso l'aliquota unica. Ma ci si arriverà in vari passaggi. L'idea iniziale - che ovviamente dovrà fare i conti con le risorse - è quella di ridurre a tre le attuali quattro aliquote. La progressività sarebbe mantenuta attraverso le 'detrazionì che si focalizzerebbero su famiglia, casa, salute e istruzione. Si era ipotizzata inizialmente la previsione di una flat tax incrementale anche per i lavoratori dipendenti. Ma nel confronto parlamentare si è poi deciso di prevedere uno sconto sui guadagni dovuti agli straordinari o ai premi di produttività, da applicare sulle tredicesime. Ovviamente serviranno coperture. Per i lavoratori autonomi rimane la tassa piatta del 15% e arriva la possibilità di aderire al concordato preventivo; il fisco fissa quanto devi pagare e se accetti per due anni non hai problemi su controlli per l'imposta sui redditi. Devi invece versare l'Iva. Su quest'imposta l'idea è quella di una revisione complessiva e di alleggerimento su alcuni beni primari.
Stop all'Irap
Per le imprese arriva anche un meccanismo di doppia aliquota, per premiare gli investimenti qualificati fatti dalle società. E c'è il superamento progressivo dell'Irap. Tutti capitoli da finanziare, così come la cancellazione di molte micro tasse, non ancora definite. Le ultime novità sono state introdotte al Senato e riguardano, contestatissime, possibili regolarizzazioni e sanatorie. Saltano le sanzioni penali tributarie, in particolare quelle connesse al reato di dichiarazione infedele, per chi aderisce all'adempimento collaborativo previsto per le grandi imprese (ma si pensa ad un'estensione anche a quelle medie) se si sono avuti «comportamenti collaborativi» e se è stata comunicata «preventivamente ed esaurientemente l'esistenza dei relativi rischi fiscali».
Effetti premiali
Sempre nell'accertamento contributivo si escludono le sanzioni amministrative e si riducono i termini di decadenza per l'accertamento ai contribuenti con sistema di gestione del rischio fiscale certificato da professionisti qualificati. E un regime di accertamento collaborativo, con i relativi effetti premiali, arriva anche per le persone fisiche che trasferiscono la residenza in Italia o la mantengono all'estero ma possiedono in Italia, anche per interposta persona o tramite trust, un reddito complessivo «mediamente pari o superiore a un milione di euro». Tutte modifiche che l'opposizione ha contestato definendole una sorta di 'scudo preventivò per chi fa dichiarazioni infedeli.
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