Generali, utile 2018 sale a 2,3 miliardi (+9%). Donnet: «Superati gli obiettivi»

Generali, utile 2018 sale a 2,3 miliardi (+9%). Donnet: «Superati gli obiettivi»
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Giovedì 14 Marzo 2019, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 12:47
Generali archivia il 2018 con risultati in forte crescita. L'utile raggiunge i 2,3 miliardi di euro (+9,4%) e il risultato operativo i 4,9 miliardi (+3%). Il dividendo aumenta così del 5,9% a 0,90 euro azione (era 0,85 euro nel 2017). Negativo invece il risultato non operativo pari a -1.361 milioni (-1.109 milioni del 2017) per le svalutazioni sugli investimenti azionari e i minori profitti netti di realizzo che riflettono la politica di sostegno ai rendimenti futuri dei propri investimenti.

La raccolta netta Vita (+5,2%) di Generali si attesta a 11.369 milioni, tra le migliori del mercato, beneficiando in particolare della crescita nell'ultimo trimestre. I premi di questo segmento si attestano a 46.084 milioni (+5,7%), confermando la crescita osservata nel corso dell'anno.

I premi Danni raggiungono i 20.607 milioni (+3,3%), confermando lo sviluppo osservato nel corso dell'anno grazie al
positivo andamento di entrambe le linee di business. Il Combined Ratio, sostanzialmente stabile al 93%, risulta il migliore tra concorrenti sul mercato malgrado l'impatto delle catastrofi naturali e dei grandi sinistri verificatisi l'anno scorso. 

I premi complessivi del gruppo triestino ammontano a 66.691 milioni, evidenziando una crescita del 4,9%. In linea con quanto annunciato nel 2017 e nel 2018, l'utile del segmento Asset Management cresce del 24% a 235 milioni, grazie all'accelerazione del business in Europa e ai primi frutti della sua espansione. Si conferma la solidità della solvibilità di Generali con un Regulatory Solvency Ratio al 216%, in aumento di 9 punti base nonostante l'andamento dei mercati finanziari.

«Con i risultati che presentiamo oggi, Assicurazioni Generali chiude il piano 2015-2018 superando tutti i target e completando con successo la trasformazione industriale del Gruppo - ha affermato l'amministatore delegato di Generali, Philippe Donnet -. Ciò è avvenuto malgrado un contesto generale difficile, a conferma della nostra capacità di esecuzione e di creare valore sostenibile per tutti gli stakeholder».

«Il nostro piano al 2021 non è basato» su acquisizioni che sono «solo un potenziale acceleratore della nostro strategia. Guardiamo a tutto quello quello che ci potrebbe consentire di rafforzare il nostro business assicurativo soprattutto in Europa, ha aggiunto Donnet. Sul fronte dell' asset management poi «la nostra è una strategia di multiboutique e se ci sono opportunità le guarderemo con disciplina».

«La nostra esposizione è di 59 miliardi su un totale di asset di quasi 500 miliardi senza nessun impatto negativo sulla nostra solidità patrimoniale», ha proseguito il numero uno del gruppo. «Abbiamo dimostrato che siamo in grado di assorbire shock sui Btp», ha poi risposto il manager alle domande dei giornalisti sui titoli di stato italiani e lo spread.

Il cda di Generali ha deliberato infine di sottoporre all'approvazione dell'assemblea del 7 maggio la proposta di un piano di azionariato per i dipendenti del gruppo ai quali verrà attribuita la possibilità di acquistare a condizioni agevolate azioni ordinarie della compagnia rivenienti da un programma di buy-back al servizio del piano stesso. È la prima iniziativa del genere per i dipendenti del Leone.

In luce a Piazza Affari Generali dopo i conti: le azioni salgono dellì1% a 15,98 euro.

 
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