Si tratta, comunque, di una riapertura per il momento "a condizioni limitate" che prevede per entrambi i sensi di marcia l'utilizzo di un solo binario da percorrere alla velocità massima di 50 Km/h su disposizione Ansf (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie) per la mancanza del Sistema di Controllo della Marcia Treno (Scmt), ovvero dell'impianto di controllo ferroviario che ha il compito di mantenere sotto vigilanza elettronica il comportamento del personale di macchina dei treni in base all'aspetto dei segnali ferroviari, alla velocità massima consentita sul tratto di linea che si percorre, alla velocità massima ammessa per quel treno stesso e ad altri parametri, nel caso di necessità provvedendo ad azionare automaticamente la frenatura di emergenza fino ad arrivare all'arresto del convoglio.
Nell'attesa dell'installazione di tutti i sistemi di sicurezza, intanto, il treno proveniente da Bari che giunge a Ruvo potrà proseguire per Corato a velocità ridotta, per poi ripartire in senso inverso. La tratta risulterà così occupata, e pertanto inaccessibile ad altri treni, finché esso non sarà ritornato a Ruvo. Questa fase transitoria di esercizio, che simula il sistema a spola, sarà in vigore in attesa che Alstom implementi gli impianti di segnalamento e sicurezza già appaltati.
Per l'entrata in esercizio della nuova fermata intermedia Corato Bracco ci sarà invece ancora da attendere. Realizzata contestualmente alle opere di raddoppio della linea, i convogli Ferrotramviaria dovrebbero fermarsi a Corato Bracco dai primi mesi del 2020, dopo il completamento dei lavori e l'attivazione degli impianti tecnologici per la sicurezza.
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