Borse ancora in tensione, timori tra crescita e rating: paura sulle prospettive economiche

Da inizio agosto Piazza Affari -3,2%, l’S&P500 ha perso quasi due punti

Borse ancora in tensione, timori tra crescita e rating: paura sulle prospettive economiche
di Rosario Dimito
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Giovedì 3 Agosto 2023, 23:16

I listini azionari europei chiudono in negativo, ma sopra i minimi di giornata: Milano - 0,94%, Francoforter (Dax) - 0,79%, Parigi (Cac 40) - 0,70%. Il sentiment resta cauto su preoccupazioni per le prospettive economiche globali, dopo il declassamento del rating statunitense. L’impostazione dei mercati non ha subito significativi cambiamenti dopo la decisione della BoE di alzare i tassi di 25pb, come nelle attese. A Piazza Affari la seduta negativa ha trascinato in basso le banche: Bper - 4%, Mps - 2,65% alla vigilia dei conti, Banco Bpm - 2,3% nonostante la strepitosa semestrale. Poi sa registrare il -3,9% di Tim, dopo i conti dei sei mesi che non sono piaciuti nonostante il ritorno dell’Italia dopo cinque anni, Terna - 3,6% a causa della diaspora manageriale apertasi al vertice.

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Per inquadrare l’attuale momento, negli ultimi giorni si è assistito alle prime battute di arresto del mercato americano, con evidente influenza su quelli europei e in particolare quello Italiano, che si è ben distinto in questi primi mesi del 2023.

Gli ultimi fattori che hanno innescato i movimenti di questa settimana iniziano dalla grande novità del downgrade di Fitch del debito USA con conseguente aumento dei rendimenti dei Titoli del Tesoro Americano già sotto pressione a causa dell’enorme ammontare di nuove emissioni di debito pubblico che il mercato si troverà ad assorbire nelle prossime settimane.

I dati sull’occupazione usciti ieri, che hanno confermato la forza del mercato del lavoro, manterranno alta l’attenzione sul tema inflazione da parte della FED che non può ancora parlare di fine dei rialzi e dovrà rimandare al 2024 l’eventuale processo inverso. BCE segue a ruota con un’economia più debole di quella Americana e più influenzata fa fattori esogeni. Il rialzo dei tassi da parte della Banca Centrale Giapponese e quella del Regno Unito convincono ulteriormente sullo stato di necessità ancora presente di contrastare “il pericolo inflazione”.

In estrema sintesi gli operatori aspettavano le prime scuse “concrete” per delle salutari prese di beneficio, che hanno riguardato tutto il comparto tecnologico, dai big tecnologici, ai titoli del settore semiconduttori fino a comprendere i titoli tecnologici dai deboli fondamentali, quelli che sono saliti tanto sulle attese per futuri utili profittevoli, ma che, al momento, non producono nemmeno un utile.

ASSET RISCHIOSI

Riguardo il mercato domestico dove lo scossone degli indici europei ha influenzato anche Piazza Affari, essa è stata appesantita dai realizzi dopo gli ultimi guadagni.
Gli operatori di mercato senza differenziarsi troppo, dopo gli ultimi avvenimenti, hanno approfittato per smobilizzare gli asset più rischiosi, attesi già da tempo, approfittando di volumi ancora sufficienti ma che si andranno a ridurre man mano che ci addentriamo nel mese di agosto.
A farne le spese, sul listino milanese, sono soprattutto i bancari che vengono da importanti performance passate, e nonostante gli ultimi bilanci trimestrali confermino il buon momento per il settore sostenuto dai rialzi dei tassi di interesse.

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