Bnl, utile lordo cala a 363 milioni. Per il gruppo Bnp Paribas profitti giù a 7 miliardi

Bnl, utile lordo cala a 363 milioni. Per il gruppo Bnp Paribas profitti giù a 7 miliardi
2 Minuti di Lettura
Venerdì 5 Febbraio 2021, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 16:37

Bnl (gruppo Bnp Paribas) ha riportato nel 2020 un utile ante imposte pari a 363 milioni di euro, in calo del 18% rispetto al 2019 mentre nel solo quarto trimestre è in calo del 50,4% a 90 milioni. È quanto si legge nel
comunicato sui risultati del gruppo secondo cui hanno pesato i tassi bassi, il calo delle transazioni finanziare e l'aumento, a causa della della crisi Covid, del costo del rischio, pari a 525 milioni di euro (+7,2%).

L'istituto fa notare come nonostante il difficile contesto Bnl abbia concesso prestiti garantiti dallo Stato e da Sace a più di 26.000 aziende, per un importo di 4,1 miliardi di euro. Gli impieghi poi sono in crescita dell'1% rispetto al 2019 (+5% al netto dei crediti deteriorati). I depositi sono in aumento del 15,6% rispetto al 2019. Il Private Banking «registra una raccolta netta di buon livello, pari a quasi 1 miliardo di euro nel 2020, con un incremento del 4,5%
nell'assicurazione vita rispetto al 31 dicembre 2019». I costi operativi, pari a 1.746 milioni di euro, sono in calo del 3,0% rispetto al 2019 e registrano l'effetto delle misure di riduzione dei costi e di adattamento (piano di pensionamento «Quota 100»). 

Profitti in calo ma sopra attese a livello globale per il gruppo Bnp Paribas, che chiude l'esercizio 2020 con un utile netto in calo del 13,5% a 7,06 miliardi di euro, migliore della guidance che prevedeva un decremento del 15-20%. La banca d'oltralpe parla di efficacia e resilienza di un modello integrato che ha dimostrato di saper resistere alla crisi sanitaria. I costi operativi, che registrano i successi della trasformazione digitale e industriale, si attestano a 30,2 miliardi di euro e sono in calo del 3,6% rispetto al 2019, in linea con gli obiettivi del piano 2020. Il margine di intermediazione ha dato segnali positivi, attestandosi a quasi 44,3 miliardi, in calo dello 0,7% a cambi correnti ed in aumento dell'1,3% a perimetro e cambi costanti. Gli impieghi sono aumentati del 4,4%.

Il Board ha deciso di proporre all'assemblea un dividendo di 1,11 euro per azione, in pagamento a maggio, con un payout del 21% sul risultato 2020, allineandosi alle raccomandazioni della Bce, mentre conta di distribuire un ulteriore 29% dopo il mese di settembre del 2021, tramite distribuzione di riserve o buyback.

Al 31 dicembre 2020, il ratio Common Equity Tier 1 è pari al 12,8%, con un incremento di 70 punti base rispetto al 31 dicembre 2019.

Le riserve di liquidità immediatamente disponibili del Gruppo ammontano a 432 miliardi di euro, equivalenti ad oltre un anno di margine di manovra rispetto alle risorse di mercato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA