L’incremento registrato in questi tre mesi è significativo se si tiene conto dell’eccezionalità dei periodi freddi, considerati “fuori stagione” per il consumo di birra. In particolare ottobre registra il dato più alto del trimestre con +9% sul 2017 e 935.212 ettolitri di birra venduti, seguito da novembre con una crescita del 4%. Chiude dicembre con +6% sui risultati mensili del 2017. «I dati sulle vendite dell’ultimo trimestre del 2018 - afferma Michele Cason, Presidente di AssoBirra - sono sicuramente la testimonianza che è in atto una vera e propria destagionalizzazione della birra dovuta a diversi fattori.
Innanzitutto l’apprezzamento degli italiani per l’accresciuta varietà dell’offerta a cui si aggiunge un cambiamento delle modalità di consumo e un crescente desiderio di conoscenza dell’universo birrario. Oggi il 43% degli italiani mostra una propensione alla sperimentazione di birre nuove, non conosciute, con livelli di consumo che toccano quota 61% nei locali (ristoranti, pizzerie, pub, bar) durante i pasti e del 64% a casa propria durante la cena. Si va nella direzione – conclude Cason – di un consumo che si allarga ad altri luoghi, contesti, situazioni e di una maggiore consapevolezza delle caratteristiche della birra, dei suoi processi produttivi e del legame col territorio».
Gli ultimi trend rilevati si iscrivono in un periodo storico che ha visto nel 2017 crescere i consumi di birra dell’1,6% rispetto all’anno precedente, con una concentrazione delle vendite del 55% nel periodo tra maggio e settembre ed un’incidenza dell’ultimo trimestre che nel 2017 è stata pari al 19%.
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