«Innovazione e diversificazione dell'offerta hanno accresciuto la cultura birraria, favorendo anche una destagionalizzazione della birra. Il trend positivo rischia però di subire un rallentamento - commenta Michele Cason, Presidente AssoBirra - a causa dei costi aggiuntivi da versare per il riciclo di vetro (+108%) e della carta, che derivano dalla bassa capacità produttiva degli impianti di trattamento e pesano su un comparto virtuoso nella gestione degli imballaggi che intende continuare a promuovere uno sviluppo sostenibile».
La riduzione dei contributi ambientali che si augura AssoBirra si iscrive in un contesto fiscale che vede la birra essere l'unica bevanda da pasto in Italia a pagare le accise. Oggi più del 50% delle imposte sugli alcolici è versato dal comparto birrario, anche a fronte di aumenti delle accise del 30% nel triennio 2013-2015, a cui sono seguite diminuzioni di circa l'1,7% nel triennio 2017-2019.
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