Assobirra: aumentano le vendite nel 2019, ma pesano i costi ambientali

Assobirra: aumentano le vendite nel 2019, ma pesano i costi ambientali
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Martedì 11 Febbraio 2020, 14:15 - Ultimo aggiornamento: 15:07
Agli italiani piace la birra. Sono salite del 2,2% le vendite della birra negli ultimi sei mesi del 2019 rispetto al secondo semestre del 2018. È quanto emerge dall'ultima edizione di AssoBirra Monitor, il report sull'andamento delle vendite nel Paese delle imprese aderenti ad AssoBirra. Gli aumenti si sono registrati sia nei periodi più caldi con un picco del 7% a luglio, considerato tradizionalmente il mese con il maggior consumo di birra in Italia, ma anche in quelli più freddi con una crescita dell'1,5% a dicembre. Il trend positivo, però, rischia di subire un rallentamento. 

«Innovazione e diversificazione dell'offerta hanno accresciuto la cultura birraria, favorendo anche una destagionalizzazione della birra. Il trend positivo rischia però di subire un rallentamento - commenta Michele Cason, Presidente AssoBirra - a causa dei costi aggiuntivi da versare per il riciclo di vetro (+108%) e della carta, che derivano dalla bassa capacità produttiva degli impianti di trattamento e pesano su un comparto virtuoso nella gestione degli imballaggi che intende continuare a promuovere uno sviluppo sostenibile».

La riduzione dei contributi ambientali che si augura AssoBirra si iscrive in un contesto fiscale che vede la birra essere l'unica bevanda da pasto in Italia a pagare le accise. Oggi più del 50% delle imposte sugli alcolici è versato dal comparto birrario, anche a fronte di aumenti delle accise del 30% nel triennio 2013-2015, a cui sono seguite diminuzioni di circa l'1,7% nel triennio 2017-2019. 
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