Alitalia, Delta conferma: «Pronti a investire 100 milioni»

Delta, stretta finale su Alitalia: «Pronti a investire 100 milioni»
di Rosario Dimito
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Martedì 12 Novembre 2019, 11:05

È Delta il partner industriale di Fs, Atlantia e Mef. Lufthansa sta per confermare per iscritto l’indisponibilità, in questa fase, a mettere soldi nel capitale della Newco. Di fatto è fuori gioco. La compagnia americana ha ribadito l’impegno assunto nei mesi scorsi di investire 100 milioni nella Nuova Alitalia a fronte del 10%. E a questo punto si dovrà accelerare per chiudere nei termini previsti del 21 marzo.

Questo il quadro che è emerso ieri al termine di una giornata convulsa di incontri sull’asse Roma-Francoforte, conclusa con un vertice, nella capitale, tra i commissari Enrico Laghi, Stefano Paleari, Daniele Discepolo e l’ad di Fs (Gianfranco Battisti) e il dg di Atlantia Giancarlo Guenzi. Questi ultimi due avrebbero promesso entro due settimane l’invio di un impegno a costituire il consorzio.
«Credo che innanzitutto non stiamo parlando di un settore in crisi, è possibile e lo auspichiamo, che entro il termine previsto ci sia l’offerta finale e un piano industriale sulla base di una alleanza che vede soggetti fissati e altri partecipanti che non sta a noi decidere», ha detto ieri Roberto Gualtieri. «Ci aspettiamo che ci sia un piano industriale convincente». E ancora: «Aspettiamo un piano industriale credibile che, seppur dopo tante difficoltà e ancora tante incertezze sulla composizione dell’alleanza, possa consentire finalmente il rilancio di Alitalia con una nuova compagine. Vorrei vedere non solo problemi ma anche le opportunità di voltare pagina», ha aggiunto il ministro dell’Economia sottolineando che «l’Italia è un paese strategico dal punto di vista turistico e commerciale, ed è importante avere un grande player globale nella compagine. L’Italia è legittimo che disponga di un vettore, con una compagine che si sta componendo, anche con un concorso diretto o indiretto pubblico ma che non deve essere imperniato su questo». 
IL TERMINE DI GUALTIERI
«Nel decreto fiscale abbiamo messo un prestito non indifferente. Ho spiegato agli amici di Bruxelles che sarebbe stato irresponsabile sottrarsi all’impegno, ma vogliamo che sia concepito come un prestito ponte per arrivare a un piano industriale solido e competitivo che rilanci il vettore - ha proseguito Gualtieri -. È un mercato che non consente delle nicchie provinciali. Ci sono sinergie molto significative, che la composizione della cordata potrebbe consentire di sviluppare». E infatti prestito da 400 milioni potrebbe essere utilizzato dal 21, giorno entro il quale ieri Fs e Atlantia avrebbero promesso una lettera vincolante con la cordata.
Ieri, con epilogo oggi, ci sarebbero state riunioni a Francoforte fra i manager di Lufthansa, Fs, gruppo autostradale con il côté di consulenti. Le delegazioni si erano viste anche venerdì scorso. Sul tavolo la discussione sulle ipotesi di nuovo piano industriale dei tedeschi, anche se ieri sera, i rappresentanti di Francoforte avrebbero informato i manager italiani del contenuto della lettera in viaggio verso Fs e Mise. Lufthansa ribadisce la posizione illustrata giorni fa da Carasten Spohr: no a un investimento nell’equity fino a quando i commissari non procederanno a una ristrutturazione a loro carico. I tedeschi ribadiscono di non avere interesse alla compagnia attuale ma rilanciano un accordo commerciale aprendo le porte di Alitalia a Star Alliance, l’alleanza di cui essi sono il perno. Ma a questo punto i giochi si concluderanno con Delta.
 

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