Abi: sulle piccole e medie banche pesa il conto sproporzionato delle troppe regole

La sede dell'Abi
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Giovedì 4 Aprile 2019, 16:06
«L’articolata e dettagliata regolamentazione finanziaria comporta per le banche di medie e piccole dimensioni, in particolare, oneri e costi sproporzionati». È quanto sostengono nove associazioni bancarie, tra cui l’italiana Abi, che assieme a quelle di Austria, Croazia, Danimarca, Germania, Lussemburgo, Polonia, Slovacchia e Slovenia hanno stilato un position paper condiviso sul tema. Oltre l’80% delle banche penalizzate dalla regolamentazione, si legge nel documento, ha sede negli Stati in cui operano queste associazioni. «Nonostante il pacchetto di riforma del settore bancario della Ue abbia introdotto una prima serie di misure, tese ad alleggerire gli oneri di compliance alle norme per tali istituti, appaiono necessari ulteriori interventi. I principali ambiti di potenziale intervento appaiono le disposizioni in materia di rendicontazione e remunerazione». «L’obiettivo - si legge ancora nel documento congiunto - non è mettere in discussione una regolamentazione il cui impianto è adeguato: gli stessi requisiti patrimoniali e di liquidità devono continuare a essere applicati in presenza dei medesimi rischi. Alcune misure appaiono tuttavia non pienamente coerenti, considerando le dimensioni delle banche coinvolte, né contribuiscono alla stabilità finanziaria.
Ne derivano dunque costi indubbiamente sproporzionati rispetto ai benefici perseguiti. A titolo di esempio - spiegano le nove associazioni - ci sono i requisiti di rendicontazione, che si traducono in una quantità enorme di pagine e dati da gestire, con sforzi notevoli da parte delle banche, in termini sia di tempo che di risorse, assolutamente sproporzionati rispetto ai benefici ottenuti ai fini della stabilità finanziaria. Le associazioni caldeggiano pertanto il completamento del mandato dell’Eba affinché l’Autorità possa definire, assieme ad altri aspetti, raccomandazioni finalizzate a ridurre i requisiti di rendicontazione». Un altro ambito di interesse, conclude la nota diffusa in Italia dall’Abi, «sono le regole in materia di remunerazione. Nonostante siano rilevanti soltanto per un numero limitato di banche di grandi dimensioni, tali complesse norme devono essere applicate da tutti gli istituti di credito in egual misura, con gli ingenti oneri che ne derivano in termini di tempo e risorse impegnate».
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