Fisco, ristrutturazioni e spese sanitarie: ecco come è andata la prova della precompilata 2016

Fisco, ristrutturazioni e spese sanitarie: ecco come è andata la prova della precompilata 2016
di Luca Cifoni
2 Minuti di Lettura
Venerdì 15 Aprile 2016, 15:29 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 09:52
Qualche minuto dopo le 12,30 finalmente è arrivata: da oggi sull'apposito sito predisposto dall'Agenzia delle Entrate https://infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it è disponibile la dichiarazione precompilata 2016, relativa ai redditi dello scorso anno. Stavolta possono usarla anche i contribuenti che fanno il modello Unico, oltre a quelli che scelgono il 730.

Il fisco ha inserito più dati: ci sono le spese sanitarie, quelle universitarie, le ristrutturazioni già dalla prima rata e altre voci ancora. Sono entrato nel sito con una certa curiosità e senza problemi di accesso, usando le credenziali Fisconline (chi usa il Pin Inps deve avere la versione dispositiva, ma si può optare anche per il nuovo Spid o per Noipa se si è dipendenti pubblici).

Dopo il riconoscimento, il sistema permette di visualizzare i dati e poi chiede di scegliere il modello di dichiarazione: ho optato come al solito per il 730. Fino al 2 maggio comunque è disponibile solo la consultazione, da quella data in poi invece la dichiarazione potrà essere modificata e inviata. Io però non potrò scegliere la soluzione più rapida, accettare, anche se volessi: vengo subito avvisato alla casella "Esito del calcolo" che la dichiarazione non è "liquidabile" e che dovrò completare il quadro B, quello degli immobili. Credo sia colpa di un affitto condominiale di cui il fisco vuole verificare eventuali aggiornamenti.

Vado a dare un'occhiata alle spese sanitarie: ci sono e più o meno corrispondono, anche quelle dei figli. Sapevo già di non poter trovare quelle dei farmaci da banco, disponibili solo dal prossimo anno: in compenso noto un ticket per ricetta da 1,61 euro, arrotondato per giunta a 1. Vabbè, non sarà quello a fare la differenza. Ci sono le analisi e le visite specialistiche, dovrò controllare che non manchi qualcosa.

Lo scorso anno poi ho fatto qualche lavoretto di ristrutturazione: trovo i bonifici, già correttamente divisi con mia moglie. Il fisco mi chiede però di confermare che tutti gli adempimenti siano regolari e quindi per ora i dati non sono stati utilizzati: li aggiungerò definitivamente io al momento di integrare la dichiarazione. A sorpresa invece c'è un apparente errore alla voce degli interessi del mutuo, che pure era presente già l'anno scorso: le comunicazioni bancarie sono duplicate, forse dipende dalla cointestazione. Un'altra voce da verificare, di certo comunque non avrei potuto detrarre il doppio.

Nell'insieme, la procedura appare maneggevole e piuttosto intuitiva, la grafica visto l'argomento si potrebbe anche dire piacevole. Resta il fatto che con una posizione appena un po' complicata (nemmeno troppo poi) due o tre problemini con i dati vengono fuori: la possibilità di inviare senza modifiche per togliersi il pensiero, ammesso che uno lo volesse fare, appare remota.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA