Sciopero, Governo revoca precettazione ferrovieri. Cgil-Uil: primo segnale ravvedimento

Sciopero, Governo revoca precettazione ferrovieri. Cgil-Uil: primo segnale ravvedimento
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Giovedì 11 Dicembre 2014, 11:48 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 08:20
Il Ministro dei trasporti Maurizio Lupi ha revocato l'ordinanza di precettazione emanata ieri sera nei confronti dei dipendenti delle ferrovie nell'ambito dello sciopero generale di domani proclamato da Cgil e Uil. È stata quindi decisa una rimodulazione dello stop da 8 a 7 ore (dalle ore 9 alle 16).



«Di fronte alla segnalazione dell'Autorità garante degli scioperi che richiamava "il fondato pericolo di un pregiudizio grave e imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati", ho voluto difendere il diritto alla mobilità dei cittadini», spiega Lupi in una nota. «Nello stesso tempo - prosegue - ritenendo che vada garantito il diritto allo sciopero, anche di fronte a uno sciopero che non condivido, sin da subito ho ritenuto di dover dialogare con i sindacati coinvolti per contemperare entrambi i diritti. La ragionevolezza dimostrata dai sindacati, (Cgil, Uil, Ugl e Orsa da una parte e CAT dall'altra) che hanno ridotto il tempo sia dello sciopero di domani (che finisce alle 16 invece che alle 17 con un grande vantaggio per i pendolari) sia di quello di sabato e domenica (che salva la fascia serale di sabato iniziando alle 24 invece che alle 21), e la rassicurazione di Trenitalia sulla possibilità di ridurre così i disagi per i cittadini ho deciso revocare il provvedimento di precettazione».



La precettazione è «un atto gravissimo» di cui non c'è «memoria per uno sciopero generale confederale», aveva affermato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, intervenendo al Forum di Repubblica Tv. Una decisione che, ha riferito Camusso, «abbiamo appreso dai telegiornali». «Si tratta di atti unilaterali che alzano i toni» e, ha evidenziato, «denuncia la volontà di intervenire a gamba tesa».



Renzi. «C'è profondo rispetto per i sindacati, non la pensiamo come loro, cambieremo paese anche per loro ma garantiamo la massima collaborazione istituzionale e mi auguro che si risolvano in poche ore le polemiche tra Lupi e Camusso», ha commentato Matteo Renzi in conferenza stampa ad Ankara.


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