Nei due piani della mostra si osservano le opere degli esordi di Tiziano, quando era apprendista nelle botteghe di Giovanni Bellini e Giorgione, fino ai lavori come artista a tutto tondo per i grandi committenti, tra cui gli imperatori Carlo V e il figlio Filippo II: un percorso che renderà l'artista un pittore religioso straordinariamente apprezzato nonché il ritrattista più celebrato e ricercato del tempo. L'espressività e la passione impressa alle figure e il senso vivo del colore, fatto di velature morbidissime e più tardi di ombre e contrasti netti, ne fanno un artista in grado di superare ad ogni opera se stesso e i limiti della pittura del proprio tempo. Lo dimostra in modo emblematico il dipinto che conclude la mostra, "La punizione di Marsia", dove le macchie di colore stese anche con le dita spalancano le porte alla rivoluzione cromatica dell'impressionismo.
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