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di Gloria Satta

Tris d'assi italiani a Cannes, ma in patria il nostro cinema arranca

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Giovedì 16 Aprile 2015, 14:37
La notizia sta facendo il giro del mondo e ci riempie di patrio orgoglio: al Festival di Cannes saranno ben tre i film italiani in concorso: “Mia madre” di Nanni Moretti, “Youth-la giovinezza” di Paolo Sorrentino, “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone. Si tratta di tre film e tre registi completamente diversi: Moretti si confronta autobiograficamente, fra dramma e commedia, con un lutto e con le sue nevrosi di cineasta, Sorrentino parla del tempo che passa e della creazione artistica, Garrone porta sullo schermo una fiaba barocca dell’autore napoletano seicentesco Giambattista Basile. Con un tale spiegamento di forze sulla Croisette (al tris d’assi in concorso si aggiunge anche il documentarista italo-americano Roberto Minervini, invitato al Certain Regard con “Louisiana- The other side”), è difficile immaginare che l’Italia rimarrà a bocca asciutta il 24 maggio, quando la Palma d’oro verrà consegnata. Al di là dei premi, comunque, la presenza massiccia del nostro cinema a Cannes è un bellissimo segnale per la nostra cultura, per l’industria del cinema, per il made in Italy in generale. E rappresenta il proseguimento della felice stagione iniziata l’anno scorso proprio dall’Oscar vinto da Sorrentino. Squillano le trombe e tutti sull’attenti in attesa di salutare i tre campioni in marcia sul red carpet di Cannes. Ma non va dimenticato che i film italiani, in patria, arrancano e al box office vengono surclassati dai kolossal, dai porno-soft, dalle fiabe, perfino dai cartoon americani. Forse si fanno troppe commedie usa-e-getta, forse produttori e registi mancano di coraggio e ripiegano su formule collaudate e cast copia-e-incolla. Onore a Michele Placido, che con il bellissimo film drammatico "La scelta" si è assunto il rischio di andare controcorrente. Voi che ne pensate? Farete il tifo per il trio delle meraviglie atteso sulla Croisette? Aspetto con ansia i vostri commenti.
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