Superstar
di Gloria Satta

"Paura di volare" diventa un film e il femminismo torna di moda

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Martedì 14 Maggio 2013, 10:08
Ultimissime da Hollywood: si farà un film su “Paura di volare”, il best seller di Erica Jong che nel 1973 mise a soqquadro il mondo vendendo 27 milioni di copie e riscrivendo una pagina del costume e della cultura, tra femminismo e eros. La protagonista, come molti ricorderanno, è una donna che insegue il piacere del sesso al di là dell'amore e riflette sulla propria situazione sentimentale e non, cercando di liberarsi dai sensi di colpa. “Paura di volare” è un classico del dibattito femminista degli anni Settanta ed è fra i cinquanta libri più venduti della storia. Si fa il film quarant’anni dopo: alla buonora, viene da dire. La regista sarà una donna (Laurie Collyer) e il progetto è stato indubbiamente spinto dal successo di “Cinquanta sfumature di grigio”, il romanzo erotico della scrittrice inglese E. L. James che ha fatto sfracelli ovunque ed è prossimo, guardacaso, a finire sullo schermo mentre le star si accapigliano per interpretarlo. La sessualità femminile è tornata dunque di moda, dalla leggendaria “scopata senza cerniera” teorizzata quarant’anni fa da Erica Jong fa fino ai giochi sadomaso descritti di recente dalla James. E il cinema, sempre a caccia di profitti, è pronto a guadagnarci su. Aspettiamo. Non so voi, ma io sono molto curiosa di vedere cosa riusciranno a fare, oggi che il costume e i limiti della censura sono molto cambiati, di “Paura di volare”, un libro che nel bene e nel male ha segnato l’immaginario collettivo. Sarebbe bello che il film riaccendesse il dibattito sulle conquiste del femminismo, le sconfitte, i ripensamenti. Sarebbe invece triste che, in nome degli incassi, il contenuto intellettuale (vogliamo dire filosofico?) del libro venisse ridotto a una semplice collezione di scene di sesso.
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