Superstar
di Gloria Satta

Lady Diana, tra film e inchieste un mito senza pace

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Domenica 18 Agosto 2013, 09:05
Lady Diana, un mito senza pace. Il 31 agosto sarà il sedicesimo anniversario della morte della principessa inglese, che ad appena 36 anni si schiantò nel tunnel dell’Alma, a Parigi, nel disperato tentativo di sfuggire ai paparazzi lanciati all’inseguimento di lei e del suo amante Dodi Al Fayed. All’inizio di ottobre uscirà un film che ricostruisce gli ultimi due anni della breve e tormentata esistenza di Diana, interpretata dall’attrice anglo-australiana Naomi Watts. C’è grande attesa nel mondo intero. E proprio in queste ore spunta l’ennesima rivelazione sull’incidente: altro che tragica fatalità, sarebbe stato un omicidio compiuto dai militari delle forze inglesi speciali. Già nel 1997, all’indomani dello schianto, si parlò di complotto: Diana, che dopo il divorzio da Carlo avrebbe potuto sposare il musulmano Al Fayed, sarebbe stata un personaggio scomodo per la monarchia inglese. Ma, nonostante il diluvio di rivelazioni, presunti scoop e inchieste, nel 2008 la morte della principessa, di Dodi e dell’autista Henry Paul venne archiviata come incidente. Si riapre il caso? Staremo a vedere. Intanto non posso fare a meno di ripensare a Diana e provare una grande pietà per questo personaggio fuori dagli schemi. Malgrado il glamour e la fama planetaria che hanno fatto di lei un’icona del Novecento, la principessa ebbe una vita infelicissima: moglie mai amata e sempre tradita da Carlo, poi tradita anche dal grande amore Hewitt che divulgò le sue lettere intime, quindi respinta dall’uomo che avrebbe voluto sposare, il cardiochirurgo Khan, visse fino all’ultimo in una gabbia dorata. Osservata, spiata, paparazzata e giudicata dal mondo intero. Indossava i vestiti più belli ma aveva gli occhi malinconici, affiancò al presenzialismo mondano l’impegno umanitario ma era sempre in cerca di qualcosa che continuava a sfuggirle: la felicità, almeno la serenità di una vita “normale” accanto a un uomo innamorato della persona Diana e non del suo mito. Mi sbaglio? Oggi Lady Spencer torna alla ribalta. Nella cronaca nera e nel film che andrò a vedere nella speranza che la “Principessa del popolo” (come la definì Tony Blair all’indomani della morte) sia stata ritratta con onestà e trovi finalmente pace.
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