Superstar
di Gloria Satta

In tv le storie degli "Sconosciuti", le vite degli altri senza esibizionismo

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Domenica 29 Giugno 2014, 11:01
M’incuriosisce molto la nuova trasmissione in programma su RaiTre dal 30 giugno in cui Giulio Scarpati, volto popolare al cinema, in teatro e tv, racconterà le storie “straordinarie” di persone comuni. La trasmissione s’intitola “Sconosciuti” e potrebbe essere la risposta garbata (accettabile?)  a tanti real show che spettacolarizzano cinicamente le emozioni intime della gente o enfatizzano l’esibizionismo più malsano insito ahimé in ciascuno di noi. Scarpati è un attore di grande talento e rara sensibilità. Dice che l’idea della trasmissione gli è venuta dopo la pubblicazione del libro “Ricordi la casa rossa?” che ha dedicato alla madre malata di Alzheimer, quando tante persone gli hanno scritto le loro storie legate alle vicende della vita: nascite, morti, matrimoni, malattie, dolore, gioia. Io guarderò la trasmissione, anche perché sono da sempre una fan di Scarpati e della sua carriera all’insegna della coerenza e della qualità, caratteristiche che non escludono tuttavia il grande successo popolare (vedi “Un medico in famiglia”). Sono convinta che, in una società ossessionata dal culto della celebrità e dall’adorazione dei VIP, le vitcende dei non famosi possano risultare più interessanti, istruttive e “spettacolari” della migliore fiction. Cosa c’è di più eroico di una madre che cresce da sola quattro, cinque figli? O di una grande storia d’amore che abbatte ogni ostacolo? O di un ricordo indelebile? O di una scelta che può cambiare una vita? Io guarderò gli “Sconosciuti” nella speranza di disintossicarmi dall’orgia narcisistica di questi nostri anni sciagurati, dalla corsa al “selfie”, dal bla-bla spesso improduttivo dei social. Non sentite questa esigenza anche voi? Aspetto le vostre opinioni.
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