Woody continua a sfornare un film all’anno, con puntualità sorprendente. Dice che il lavoro gli serve a distrarsi, a dimenticare “le brutture del mondo” e a scansare per un po’ il pensiero della morte. Tanto fa ridere sullo schermo, tanto è cupo nella vita. Come ogni grande comico. Ma anche quando squaderna la sua visione catastrofica del mondo, esprime una gentilezza rara, una delicatezza che commuove.
Io, lo confesso, sono una fan del suo cinema che mi accompagna da tutta la vita. Ho amato i primi film divertentissimi come “Prendi i soldi e scappa” (ricordo che alla proiezione risi talmente da sentirmi male) e mi piacciono molto anche quelli drammatici che, negli ultimi anni sembra preferire, da “Match Point” a “Blue Jasmine”. A voi piace il grande Woody? Quali dei suoi film amate di più?
Un’ultima considerazione. La creatività inesauribile di Allen e di tanti altri rappresenta la migliore risposta ai teorici della rottamazione per principio. Il valore di una persona non lo stabilisce l’anagrafe. Che ne pensate?