Corri Italia, corri
di Luca Cifoni

Se l'ignoranza non è un problema

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Sabato 12 Ottobre 2013, 18:10
A qualche giorno dalla pubblicazione del rapporto Ocse sulle competenze linguistiche e matematiche degli adutli, che vede l'Italia rispettivamente all'ultimo e al penultimo posto tra i 24 Paesi oggetto dell'indagine, si può fare una riflessione sull'impatto che questi dati hanno avuto nel dibattito pubblico. Impatto che appare limitato a qualche scaramuccia politico-sindacale, con una intensa ma breve eco sul web, ed all'enunciazione di buoni propositi in particolare da parte del governo. Un po' pochino, anche non volendo dare valore assoluto ad una rilevazione comunque seria e approfondita. Qualcuno se l'è presa con il ministro del Lavoro Giovannini, che a botta calda aveva parlato della correlazione tra questi risultati e la scarsa occupabilità degli italiani, e che poi ha precisato il proprio pensiero. Molti hanno tirato in ballo il taglio dei finanziamenti alla scuola: questo aspetto può avere una sua rilevanza ma evidentemente non è decisivo visto che l'indagine riguarda l'intera popolazione adulta e non solo chi è uscito in anni recenti dal sistema formativo. L'impressione è che la questione di fondo sia stata sostanzialmente elusa. Scoprirci ignoranti, in difficoltà su compiti linguistici o matematici elementari, è probabilmente più imbarazzante che constatare gli effetti immediati della recessione economica. Risulta più difficile prendersela con il destino o con un nemico esterno. La consapevolezza di un ritardo di questa entità dovrebbe spingere a riflessioni ad ampio raggio non solo su come funziona l'istruzione in questo Paese, ma anche sulla struttura della società. E allora forse è più comodo crogiolarsi nelle polemiche di giornata.
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