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di Luca Cifoni

Immigrati: da noi ne mancano 138 mila

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Giovedì 18 Giugno 2015, 17:06
Ci sono vari modi di guardare al tema dell'immigrazione. Si può fare, come accade in questi giorni, attraverso la lente deformante dell'emergenza e della paura: per certi versi è inevitabile. Ma si può anche - faticosamente - tentare un approccio più freddo e ragionato che attinga a tutte le informazioni disponibili ed anche, in maniera sobria e cauta, ai numeri. Sono numeri ad esempio quelli contenuti nello studio della Ragioneria generale dello Stato sulle "Tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario". Nel disegnare la prevedibile evoluzione della previdenza italiana fino al 2060, il testo usa come scenari di partenza il quadro macroeconomico basato sulle previsioni del governo e quello demografico "centrale" elaborato dall'Istat. In entrambi gli ambiti si possono trovare stime che appaiono nella migliore delle ipotesi ottimistiche. C'è anche quella relativa al saldo migratorio, ovvero la differenza tra coloro che entrano nel Paese e coloro che escono. Per il 2015 il saldo è stimato pari a 278 mila unità. Ora l'Istat ci ha appena detto che nel 2014 il saldo è risultato positivo ma minore, a quota 140 mila circa. Da questo punto di vista mancherebbero quindi 138 mila immigrati "netti".
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