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di Luca Cifoni

Il dilemma dei Forestali e i veri sprechi che sono sempre altrove

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Martedì 31 Marzo 2015, 16:13
Sale la protesta contro il progetto del governo, inserito nella legge delega di riforma della pubblica amministrazione, di far confluire il Corpo forestale dello Stato nella Polizia. Contro questa scelta -  giustificata con esigenze di razionalizzazione della spesa - sono insorti praticamente tutti i partiti (compresi quelli di governo), le associazioni ambientaliste, quelle dei coltivatori e così via. Due i principali argomenti invocati: la specificità dei compiti svolti dai forestali, che rischierebbe di risultare sacrificata dall'assorbimento in una struttura molto più grande, e la probabile esiguità dei risparmi viste le ridotte dimensioni del Corpo. Alcune di queste considerazioni potrebbero non essere infondate: vedremo se il governo cambierà idea a seguito delle pressioni. Si può però notare che proprio le due ragioni portate in favore dei forestali evidenziano di fatto le difficoltà di semplificare l'attuale assetto, in cui convivono sette diverse forze con compiti di polizia. Mi spiego: l'esecutivo, questo o un altro, avrebbe potuto affrontare la questione di petto ipotizzando la fusione delle strutture che con più evidenza si sovrappongono sul territorio nazionale (Polizia e Carabinieri) e che sono anche le meno specifiche. Ma probabilmente l'impatto politico sarebbe stato ancora più rilevante per cui - immagino - si è scelta la via "laterale" della Forestale, almeno come inizio. In questo modo si va a sbattere contro le obiezioni di cui sopra. D'altra parte quando si propongono progetti del genere qualcuno ribatte sempre che bisogna cominciare da un'altra parte, che i veri sprechi stanno altrove e così via. E inevitabilmente si finisce per concludere poco o niente. Si dice anche che per risparmiare non c'è bisogno di fondere realtà diverse, basta intervenire sui costi. Sarà. Nel 2006, oltre otto anni fa, si era deciso di concentrare in una sola struttura il compito di elaborare i cedolini paga dei dipendenti pubblici. In fatto di razionalizzazione della spesa è una mossa standard, quasi ovvia: inutile distribuire in mille rivoli (meno efficienti) un lavoro che si può fare meglio a livello centrale. Nel tempo sono state previste varie deroghe per Polizia e Forze armate, che resistevano. Il risultato è che il piano sta faticosamente partendo quest'anno per la Polizia, mentre i Carabinieri hanno ancora tempo fino al 2016 per adeguarsi.
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