Senigallia, lettera anonima in Comune. Ristoratori contro i bagnini sul cibo. «Gli alimenti manipolati? Macché»

Sindaco e categorie: «Vergogna, ci sono controlli e multe»

Giacomo Bramucci, Massimo Olivetti e Giacomo Mugianesi
di Sabrina Marinelli
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Mercoledì 24 Aprile 2024, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 08:25
SENIGALLIA Cinque stabilimenti balneari presi di mira da altrettanti ristoratori o presunti tali, che si celano dietro l’anonimato. L’hanno fatto in una lettera inviata in Comune, ricevuta ieri dal sindaco, annunciando anche l’invio all’azienda sanitaria e ai carabinieri del Nas, e un futuro esposto in procura. «Gli office dei bagni sono diventati bar – riporta la lettera anonima -. Siamo esasperati, noi ristoratori abbiamo controlli frequenti, possibile che questi stabilimenti manipolino cibo senza nessuna norma d’igiene?».  


L’affondo 


Lamentano la mancanza di controlli verso gli stabilimenti, pronti a passare a vie legali per diffamazione. «L’ho ricevuta oggi (ieri ndr) – dice il sindaco Massimo Olivetti –, di segnalazioni anonime ne arrivano tutti i giorni e lasciano il tempo che trovano. A me questo, sempre che a scriverla siano stati dei ristoratori, perché potrebbe trattarsi di uno scherzo di cattivo gusto, appare solo un danno verso le attività che vengono citate». Il clima pesante descritto ha sorpreso tutti soprattutto il fatto di nascondersi dietro l’anonimato “per paura di ripercussioni” come se in città a chi si lamenta fosse accaduto chissà cosa. 


La rassicurazione


«Detto questo voglio rassicurare sul fatto che i controlli vengono fatti e anche le multe – prosegue il sindaco – gli stabilimenti balneari attrezzati con i bar hanno ottenuto dei permessi, rilasciati in base a quanto previsto dalla normativa vigente. Noi come Comune abbiamo sempre cercato di trovare il giusto compromesso sulle aperture mettendo un limite a quelle in spiaggia.

Infatti, ancora non abbiamo nemmeno concesso le tre deroghe aggiuntive per le partite degli Europei dell’Italia che ci sono state chieste». Ieri sono state informate della lettera anonima anche le associazioni di categoria. «E’ vergognoso quello che è stato scritto – commenta Cristiano Curzi, referente di Confartigianato imprese demaniali - perché il turista deve avere a 360 gradi qualsiasi servizio, perché chi decide di mangiare la piadina dal bagnino sicuramente andrebbe al ristorante, casomai si porta da casa un panino. Chi va al ristorante non si ferma dal bagnino ma parte già per andare al ristorante, i clienti ci sono per tutti nessuno toglie il pane a nessuno». Molti ristoranti e operatori balneari non commentano ma non perché non abbiano nulla da dire. Semplicemente non vogliono replicare a chi si nasconde dietro l’anonimato. «Diversi scambi di opinioni su questo tema ci sono stati nell’ultimo periodo – ammette Giacomo Bramucci, presidente di Confcommercio Marche Centrali - e sono stati gestiti in un clima di reciproco ascolto e rispetto. Questa iniziativa, anonima, prova a infiammare un dibattito che invece internamente aveva trovato soluzioni condivise». 


Bramucci conclude: «Se ci saranno delle azioni di controllo a seguito di questa denuncia anonima saremo al fianco dei nostri associati, nel rispetto della normativa, qualsiasi sia la natura della loro attività imprenditoriale». Infine, il monito di Giacomo Mugianesi, segretario Cna Senigallia: «Si deve ritrovare una tranquillità, lavorare insieme e non andare allo scontro».
 

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