Pasqua, perché si mangia l'agnello (che è un animale sacro)? C'entra proprio la Bibbia

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Mercoledì 20 Marzo 2024, 09:29

L'agnello è, da sempre, considerato un animale sacro. A dirla tutta, ogni animale è sacro per la Bibbia e come tale andrebbe preservato. L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente ha fatto sapere che quest’anno le vendite di carne d’agnello sono in picchiata. Analizzando i dati, si tratta di quasi un 30 percento in meno sulle vendite delle bestiole. Tanto che su Twitter è stato diffuso dai vari utenti anche l’hashtag #savethelamb. Il quale nasce con l’obiettivo di fermare la mattanza degli agnelli. Questo quando manca pochissimo a Pasqua. La festività in cui, per tradizione, si consumano nella nostra penisola migliaia di tonnellate di carne d’agnello. Che poi, dove nasce la tradizione di mangiare l'Agnello a Pasqua? A quanto pare dalla Bibbia, dove forse da simbolo a mattanza ce ne passa. Infatti l'Agnello è un simbolo di purezza, ma il testo sacro non parla mai dell'obbligo o della tradizione di consumarne la carne in questo periodo dell'anno. Per gli ebrei l'agnello era praticamente obbligatorio da mangiare a Pasqua, in ricordo del fatto che Dio promise al popolo di Mosè la salvezza dei primogeniti. Questo solo nel caso in cui i capifamiglia avessero imbrattato le porte delle abitazioni in Egitto con sangue d’agnello. Con l’avvento del cristianesimo l’agnello è diventato uno dei simboli principali perché considerato un simbolo del Messia. Eppure, di nuovo, Cristo non consumava mai l'Agnello. Ricordiamo che nel 2005, Benedetto XVI parlò del fatto Gesù Cristo non consumò mai agnello durante l’Ultima Cena, contraddicendo credenze plurisecolari. Photo Credits: Kikapress - Shutterstock

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