Tragedia a Campo Felice, esercitazione del Soccorso Alpino per ricordare gli amici morti

Tragedia a Campo Felice, esercitazione del Soccorso Alpino per ricordare gli amici morti
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Domenica 24 Gennaio 2021, 15:32 - Ultimo aggiornamento: 19:35

Un’esercitazione per ricordare i colleghi e gli amici che il 24 gennaio del 2017 hanno perso la vita mentre svolgevano il loro lavoro di soccorritori, a bordo dell’elicottero precipitato sul Monte Cefalone, a Campo Felice, sulle montagne in povincia dell'Aquila. Il Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo si è ritrovato questa mattina a mezzogiorno sul Monte Cefalone, sul punto in cui è avvenuto l’incidente, per commemorare con un’esercitazione i cinque eroi del 24 gennaio, che quattro anno fa persero la vita mentre cercavano di salvarne una. 

«Oggi - spiega il presidente del Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo, Daniele Perilli - ricordiamo le cinque vittime del 24 gennaio 2017, ma un pensiero va a tutti quelli che ogni giorno sacrificano la loro vita a beneficio di quella degli altri. Sono sanitari, tecnici, piloti e volontari, a cui vogliamo dedicare questa commemorazione e questa esercitazione, per non dimenticare e imparare dal passato per migliorare il presente e il futuro». Il 24 gennaio di quattro anni fa morirono a causa dell’incidente cinque persone: Walter Bucci, 57 anni, medico rianimatore del 118 Asl dell'Aquila, veterano del Soccorso alpino e speleologico, nei giorni precedenti alla tragedia aveva prestato soccorso a Rigopiano. Insieme a lui c'era anche Davide De Carolis, 39 anni, tecnico dell'elisoccorso del Soccorso alpino e speleologico e consigliere comunale di Santo Stefano di Sessanio. Nello schianto hanno perso la vita anche Giuseppe Serpetti, infermiere del 118, Mario Matrella, 42 anni, tecnico verricellista della società di aviazione Inaer e tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico Puglia, Gianmarco Zavoli, pilota. L'elicottero stava trasportando Ettore Palanca, 50 anni, di Roma, maitre dell'Hotel Cavalieri Hilton.

Mentre sciava l'uomo si era fratturato tibia e perone. Bucci, De Carolis e Serpetti erano aquilani, Matrella era pugliese e Zavoli era emiliano.

«L’esercitazione commemorativa di stamattina rimarca l’importanza della cultura del soccorso e della prevenzione in montagna, fondamentali per salvare altre vite umane.  Un impegno che i membri del Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo conoscono bene e per cui si battono ogni giorno, come dimostrano i numerosi interventi effettuati».

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