Aggressione nel centro commerciale, il racconto di un vigilante: «Quattro forbiciate a un cliente, l'ho fermato appena in tempo»

Addetto alla sicurezza marocchino di 29 anni denunciato per lesioni nei confronti di un cliente 39enne fermato alle casse con un salamino ancora da pagare, che poi ha comunque saldato, e colpito ala schiena

Teramo, drammatica aggressione nel centro commerciale: vigilante ferma l'accoltellatore e salva il cliente.
di Tito Di Persio
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Lunedì 22 Gennaio 2024, 07:15

 Aggressione al centro commerciale di Teramo, a raccontare la sua versione dei fatti è una guardia giurata del complesso che ospita il supermercato alla Gammarana dove un cliente è stato ferito. Il vigilante L.L., 50 anni, con lunga esperienza nel settore, racconta di essere stato chiamato dal personale del supermercato poiché c'era un forte litigio in corso tra un 39enne, appena uscito dalla barriera casse, e un addetto alla sicurezza, 29 anni, di nazionalità marocchina. Il vigilante spiega che, appena arrivato, ha trovato i due che discutevano vicino alla cassa, con l'italiano 39enne che aveva appena pagato un salamino da 4 euro e stava spiegando al personale che si trovava in difficoltà economica.

«Mentre il 39enne stava andando via - afferma il vigilante nel suo racconto - ho visto il nordafricano impugnare delle forbici e colpire il cliente. Se non fossi riuscito a fermarlo, non so cosa sarebbe successo. Lo ha colpito con quattro forbiciate alla schiena». L.L.

racconta che il cliente 39enne  «ha iniziato a perdere molto sangue, ho subito cercato di soccorrerlo», mentre alcuni presenti hanno allertato le forze dell'ordine e il 118. Ma, racconta ancora  il vigilante, «mentre i soccorsi stavano arrivando, il nordafricano ha tentato nuovamente, a mani nude, di aggredire l'uomo a terra e insanguinato». In breve tempo, un'ambulanza medicalizzata del 118 è giunta sul posto, e il ferito è stato trasportato all'ospedale Mazzini di Teramo dove  è stato curato e giudicato guaribile in 15 giorni. Sul luogo sono intervenuti i poliziotti della squadra volante della questura di Teramo per i rilievi e per ascoltare le testimonianze. «Appena la situazione si è calmata - dice ancora L.L. - il nordafricano ha detto davanti ai presenti: “Mi dispiace per tutto. Chiedo perdono a tutti, non volevo arrivare a questo, ma le circostanze mi hanno costretto a farlo”». 

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