Rispondono a una ricerca di lavoro: il profilo è un fake, conti svuotati e acquisti con i loro documenti

le due donne di Tagliacozzo: "Siamo disoccupare, per questo abbiamo risposato all'annuncio"

Rispondono a una ricerca di lavoro: il profilo è un fake, conti svuotati e acquisti con i loro documenti
di Manlio Biancone
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Domenica 7 Aprile 2024, 13:15

«Offro lavoro par-time pomeridiano dalle 15 alle 19, fisso mensile di 1.200 euro». È questo il testo dell’annuncio, pubblicato su internet , dedicato alla ricerca di lavoro. Due donne di Tagliacozzo, in provincia dell'Aquila,  decidono, dopo aver letto l’annuncio, di rispondere e accettare di lavorare anche per necessità economica perché da anni disoccupate. In meno di cinque minuti qualcuno da un profilo fake, sparito il giorno successivo, ha chiesto alle donne di fornire i dati personali inviando un documento di identità e anche una posta pay per il pagamento del compenso mensile. Ma appena avuti i dati il finto datore si è messo a lavoro per svuotare il conto alle due donne. E non solo: una di loro, di 44 anni, è stata anche convocata dai carabinieri della compagnia di Tagliacozzo per una denuncia nei suoi confronti per truffa da parte di una signora del Veneto. Infatti i truffatori avevano utilizzato i suoi documenti per fare degli acquisti e non pagarli.


Solo allora si è resa conto, telefonando in banca, che il suo conto era stato svuotato con prelievi giornalieri. Dopo questi fatti, con l’aiuto dei legali di fiducia, Luca e Paquale Motta, del foro di Avezzano, ha presentato una denuncia alle forze dell’ordine per truffa. «Sono due le donne truffate, ma mi dicono che forse sono molto di più», ha precisato il legale. Nella denuncia presentata le vittime raccontano tra l’altro: «Abbiamo deciso di rispondere perché eravamo disoccupate e da mesi cercavamo un lavoro per i tanti problemi economici». Ma il rischio truffa è dietro l’angolo. «Dopo aver contattato tramite Messenger - raccontano la persona che aveva pubblicato l’annuncio - che si è poi rivelato un profilo fake che è stato eliminato il giorno successivo ai nostri scambi di messaggi, abbiamo ottenuto la prima risposta dopo qualche giorno. Ci hanno così risposto: “Quello che facciamo è un lavoro riservato alla pubblicità che fanno le aziende . Adesso manderemo tutto l”occorrente che poi dovete imbustare e mandare alle persone che vengono già individuate sulle buste».
Ma passano i giorni e il materiale non è mai arrivato. È arrivata invece una denuncia nei confronti delle donne per truffa da parte di società che hanno venduto i prodotti senza ricevere il pagamento. Ma loro non ne erano a conoscenza: i truffatori infatti con i documenti in loro possesso facevano gli acquisti senza pagarli. I carabinieri sono ora a lavoro per individuare i truffatori che spesso riescono a sfuggire alla legge per le difficoltà ad essere individuati e per i tempi della giustizia.

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